Oltre il 73% è stato spinto da motivazioni quali «reperire liquidità, mantenere un determinato tenore di vita, far fronte a esigenze legate all’avanzare dell’età o sostenere i figli nell’acquisto della casa»
La maggior parte degli italiani ha deciso di vendere in nuda proprietà il proprio immobile. È quanto emerge dal rapporto di Immobiliare.it, relativo al primo semestre del 2022. Oltre il 73% – secondo i dati di Tecnocasa, citati da La Stampa – «è stato spinto da motivazioni quali: reperire liquidità, mantenere un determinato tenore di vita, far fronte a esigenze legate all’avanzare dell’età o sostenere i figli nell’acquisto della casa». Chi cede la propria abitazione è molto spesso un pensionato che, a causa dei rincari, non riesce ad arrivare a fine mese. Semplificando (di molto) la definizione, dal punto di vista legale, il proprietario di un immobile mette in vendita la sua casa in nuda proprietà conservandone il diritto di abitazione per l’intera durata della sua vita o, in alternativa, fino a una data pattuita e concordata nel contratto di vendita. Ciò significa che alla scadenza dell’usufrutto, chi ha acquistato in nuda proprietà potrà disporre liberamente dell’immobile. Più facile, forse, soprattutto per un anziano, rispetto alle incombenze della vendita vera propria, condizionata dal dover trovare un’altra sistemazione e affrontare un trasloco lasciando la propria abitazione e, molto spesso, i ricordi di una vita.
Acquirenti e venditori: un profilo
Gli italiani con un’età compresa tra i 55 e i 64 anni (oltre il 38%) sono gli acquirenti più attivi sul mercato, secondo i dati di Tecnocasa. Nella maggior parte dei casi, si tratta di famiglie (64,7%), i single si fermano al 35,3% mentre gli acquirenti con figli raggiungono il 26%. Dall’altro lato, chi vende lo fa sia per reperire liquidità, ma anche «per dare una mano ai figli per l’acquisto della casa», si legge nel report. Il venditore, sempre secondo i dati del rapporto, vive solo, è vedovo o vedova, è divorziato o divorziata e si tratta prevalentemente di untra sessantacinquenni. Nell’81,8% delle compravendite di nuda proprietà è inoltre finalizzata a un investimento a lungo termine.
Fonte: https://www.open.online/