Lavoro: donne imprenditrici, 44mila neo mamme lo hanno lasciato


“Il numero di persone che lasciano il lavoro perché non riescono a conciliare vita e professione è enorme e purtroppo continua a crescere. Nel 2022, secondo gli ultimi dati dell’Ispettorato nazionale del lavoro, le dimissioni nei primi tre anni di vita del figlio sono state 61.391, con un aumento di oltre il 17% rispetto all’anno prima. E la maggior parte sono state donne. Una questione che influisce sullo sviluppo economico, sociale e demografico del nostro Paese. Un tema da affrontare con urgenza, un evidente segnale che il sistema sociale del nostro Paese non sta funzionando e non garantisce il naturale svolgersi della vita delle persone. 44mila neo-mamme hanno lasciato il lavoro nel 2022. La maternità è un interesse sociale della comunità: le infrastrutture legate alla famiglia devono essere una priorità”. A dirlo è Antonella Giachetti, presidente nazionale di Aidda, l’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda.
“La politica deve investire nelle infrastrutture e nei servizi legati alla famiglia e nella dimensione della cura. Servono asili nido diffusi e accessibili su tutto il territorio, affinché non restino un privilegio riservato a pochi – aggiunge Giachetti -. Bisogna riorganizzare un sistema in cui fare figli e lavorare siano aspetti coerenti ed armonici fra loro e non due dimensioni antitetiche. Il sostegno alla natalità e all’infanzia sono essenziali tanto nel mondo famigliare quanto in quello del lavoro. Una mamma o un padre che lascia un’azienda perché altrimenti non possono prendersi cura del figlio rappresenta una sconfitta per tutto il sistema”.(AGI)

GIN