“E’ un momento particolarmente positivo per il nostro mercato del lavoro. Sia per il record storico di occupati che per l’aumento del numero di coloro che dispongono di un contratto di lavoro a tempo indeterminato e, infine, anche per l’incremento, avvenuto soprattutto nell’ultimo anno, del personale con livelli di qualifica elevati”. Lo rileva l’ufficio studi della Cgia aggiungendo che 8 dipendenti su 10 hanno il posto fisso ma restano anche alcune criticità: “Abbiamo il tasso di occupazione più basso dell’Eurozona e gli autonomi sono in calo”.
Nel 2023, infatti, spiega la Cgia, “la platea degli occupati in Italia ha toccato i 23,6 milioni di unità, 471 mila in più rispetto al periodo pre-Covid, di cui 213 mila hanno interessato il Mezzogiorno che è stata la ripartizione geografica che ha registrato l’incremento percentuale più elevato del Paese (+3,5 per cento). Le previsioni, inoltre, ci dicono che lo stock complessivo degli occupati è destinato a crescere ulteriormente, sfiorando i 24 milioni di addetti entro il 2025”. (AGI)