Toyota, Stellantis, Hyundai e Mercedes-Benz si stanno muovendo nel mercato degli eVTOL, velivoli a decollo e atterraggio verticale che potrebbero ridefinire la mobilità del domani
La nuova sfida dei colossi dell’automotive si giocherà nei cieli. Non è un caso che Toyota, Stellants, Hyundai e Mercedes-Benz abbiano deciso di investire in delle start up per la mobilità legate agli eVTOL, dei velivoli a decollo e atterraggio verticale che potrebbero tranquillamente essere prodotti nell’ordine delle migliaia da fabbriche con comprovata esperienza nella produzione di massa. “Auto volanti” di questo genere potrebbero portare i propri occupanti lontano dal traffico a un prezzo del 20/30% superiore rispetto a quello di un viaggio con Uber Black, stando a quanto sostiene un top manager di Hyundai. La casa coreana vanta una controllata dedicata a questa tipologia di mobilità, Supernal, che al CES di Las Vegas ha presentato il velivolo S-A2, pronto a entrare in servizio nel 2028.
Hyundai è solo un esempio. C’è chi, come Stellantis, ha comprato le quote di un player del settore, Archer Aviation. E chi, come Honda, sta sviluppando dei propri eVTOL. Questo in un settore che dovrebbe crescere esponenzialmente nei prossimi anni. Le nozze tra la cultura aziendale dei produttori di velivoli e quella dei costruttori auto può portare a una nuova concezione di mobilità, a patto che le questioni normative riguardo al controllo di questa tipologia di traffico aereo vengano risolte a breve. L’S-A2 di Supernal è un velivolo in grado di ospitare un pilota e quattro passeggeri viaggiando a 193 km/h per tragitti dai 45 ai 60 km a un’altezza di 500 metri, ben inferiore rispetto a quella degli aerei di linea.
Toyota, dal canto suo, ha collaborato con Joby Aviation, società in cui ha investito 400 milioni di dollari aiutando l’azienda a mettere a punto la sua prima linea di produzione seguendo i dettami della filosofia kaizen. Ma anche Toyota impara da Joby, scoprendo il mondo dell’aviazione. Toyota fornirà anche componenti chiave per i propulsori dei velivoli di Joby, la cui produzione inizierà nel 2025. Lo stesso discorso vale anche per Stellantis, che sta aiutando Archer Aviation a definire le sue linee di produzione. Dovrebbero essere operative a partire dalla metà del 2024, con una capacità produttiva prevista iniziale di 650 velivoli l’anno. Mercedes-Benz, invece, investì 30 milioni di dollari in Volocopter già nel 2017. Solo il tempo ci dirà se questa rivoluzione è davvero destinata a decollare.
di Diletta Colombo – fonte: https://www.automoto.it/news/l-auto-volante-non-e-poi-cosi-lontana-toyota-stellantis-e-hyundai.html#google_vignette