Il Capo dello Stato al Meeting di Rimini sottolinea come “il crescere dell’amicizia fra le persone, è quel che ha caratterizzato il progresso dell’umanità”
di Stefano Benfenati
AGI – “Non vi chiudete, non fatevi chiudere in tanti mondi separati. Usate i social sempre con intelligenza; impedite che vi catturino, producendo una somma di solitudini, come diceva il mio Vescovo di tanti anni addietro. Non rinunciate, mai, alle relazioni personali, all’incontro personale, all’affetto dell’amico, all’amore; alla gratuità dell’impegno”. Con queste parole, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si rivolge ai giovani in un passaggio del suo discorso al Meeting di Cl a Rimini.
“Quest’anno, il Meeting ribadisce la sua, ragione fondativa: ‘Meeting per l’amicizia fra i popoli’, come suona, il suo nome, per esteso. Ce n’è bisogno. Fate che, speranza e amicizia, corrano, anche, sulle vostre gambe. E si diffondano, attraverso le vostre voci” ha detto ancora il Capo dello Stato.
“Il crescere dell’amicizia fra le persone, è quel che ha caratterizzato il progresso dell’umanità” ha aggiunto Mattarella, “L’amicizia, come vocazione – incomprimibile – dell’uomo. Ogni volta che l’umanità si è trovata di fronte al baratro – è accaduto con le due guerre, mondiali, novecentesche – ha trovato, dentro di sé, le risorse morali per ripartire, per costruire un mondo diverso, in cui, il conflitto, lasciasse posto all’incontro. Per immaginare, e progettare, il futuro insieme. E se questa prospettiva è naufragata nel decennio, iniziato quasi alla metà degli anni venti proprio, per difetto di sentimenti di solidarietà e di reciproca disponibilità tra i popoli, ha avuto successo, negli anni Quaranta e Cinquanta, per la comunità internazionale, con il dar vita alle Nazioni Unite, e con l’avvio della integrazione d’Europa”.