Franco La Magna
(il prequel in onda oggi 3 febbraio è il settimo film della serie iniziata nel 1968)
La minaccia che un altra specie animale o alieni provenienti da misteriosi pianeti possa impadronirsi del pianeta terra e distruggere la specie umana ha da sempre terrorizzato e nel contempo affascinato il cinema. Mostri giganteschi o preistorici risvegliatisi da letargo o abitanti di inesplorate isolette sperdute attraversano la storia della “settima arte”, apparendo e scomparendo come un fiume carsico con alterne fortune al box-office.
A questa particolare sezione del genere fantascientifico – ma sarebbe meglio definirlo fantascientifico-catastrofico-bellico per quella intrinseca mescolanza e varietà di generi cinematografici, appartiene “L’alba del pianeta delle scimmie” (2011, stasera 3 febbraio su Canale 20, intorno alle 21,00) regia di Ruper Wyatt, prequel del fortunato e famosissimo “Il pianeta delle scimmie” del lontano 1968, regia di Franklin J. Schaffner, cui succedettero ben quattro sequel, due serie televisive e un rifacimento firmato da Tim Burton nel 2001.
Il film – primo reboot della serie seguito da altri due rifacimenti (sempre ben accolti dal pubblico), candidato al Premio Oscar per gli effetti speciali – si conclude con una spettacolare rivolta dell’esercito di scimmie, che alla fine riparano nella foresta.
Particolarmente suggestivi gli straordinari effetti speciali creati utilizzando la computer grafica CGI, approntata da una compagnia neozelandese. Le scimmie, infatti diversamente dagli altri film non vestono costumi, ma sono state ricostruite con risultati assolutamente impressionanti.
Su Cine 34 alle 21,00 “Basilicata coast to coast” (2010) corale e divertente commedia di e con Rocco Papaleo; in seconda serata su Iris Tv intorno alle 23,30 “The Departed – Il bene e il male” (2006) avvincente poliziesco firmato da Martin Scorsese.