La storia dell’insulina e del Premio Nobel conteso


 

Di Alessandra Gilardini

 

Nel 1923 ai ricercatori Banting e Macleod andò il Premio Nobel in Fisiologia e Medicina per la scoperta dell’insulina, in mezzo a rivendicazioni e proteste.

Banting e Best raffigurati su un francobollo della Canada Post Millenium Collection

La scoperta dell’insulina. Correva il 1916 quando il professor Nicolae Paulescu, cattedrato di Fisiologia all’Università di Medicina e Farmacia di Bucarest, in Romania, ricavò dal pancreas un liquido che iniettò successivamente in un cane con diabete. Paulescu osservò come questo liquido fosse capace di normalizzare la concentrazione di zuccheri nel sangue del cane e ne pubblicò i risultati in quattro lavori scientifici che gli permisero di ottenere, nel 1922, il brevetto per la scoperta della pancreina, il primo attribuito all’insulina.

Dall’altra parte dell’oceano, intanto, lo studioso canadese Frederick Grant Banting si immerse nella lettura degli studi sul diabete e sulle isole di Langerhans nel pancreas, venendo rapito dalla teoria secondo cui la molecola chiave della regolazione degli zuccheri nel sangue fosse da ricercare proprio nel secreto pancreatico. Bisogna migliorare la tecnica utilizzata per trovarla e purificarla, per poi passare a testarne l’effetto antidiabetico. Banting chiede a John James Richard Macleod, professore di Fisiologia all’Università di Toronto, il supporto tecnico identificare la molecola responsabile dell’effetto ipoglicemico osservato da Paulescu. Il gruppo composto da Macleod, Banting, lo studente in Medicina Charles Best e il biochimico James Bertrand Collip giunge ad ottenere, nel 1922, un estratto dal pancreas purificato dai sali e dai grassi che causano le forti reazioni allergiche osservate durante i primi trattamenti. Macleod riprende il termine universale di”insulina” per identificare la famosa soluzione acquosa che oggi è ritenuta essere il più importante farmaco salvavita per i diabetici. Nel 1923 a Banting e Macleod viene assegnato il premio Nobel in Fisiologia e Medicina per la scoperta ed estrazione dell’insulina, premio che i due ricercatori prontamente condivideranno con Best e Collip. Ma qualcun altro è pronti a dichiarare la paternità di questa scoperta…

La contestazione e la lotta per il Nobel. Il riconoscimento ai ricercatori canadesi aprì una lunga polemica sulla paternità della scoperta dell’insulina. Il Presidente del Comitato del Premio Nobel di Stoccolma ricevette subito una lettera da Paulescu il quale, indignato, commentò come il premio fosse stato dato a “persone che non lo meritano affatto. La scoperta degli effetti, fisiologici e terapeutici, dell’estratto pancreatico nel diabete mi appartiene tutta intera”. Del resto, Banting e Macleod avevano dichiarato fin dall’inizio di aver riprodotto in laboratorio quanto pubblicato da Paulescu, citandone spesso il lavoro e mettendo semplicemente in pratica quanto scoperto dal professore rumeno. Tutte le contestazioni e i nuovi lavori pubblicati da Paulescu sugli Archives Internationales de Physiologie risultarono inutili fino al 1969, quando il Comitato del Premio Nobel riconobbe la precedenza di Nicolae Paulescu nella scoperta del trattamento antidiabetico, ma, in base al suo statuto, escludendo la possibilità di una riparazione ufficiale. Roif Luft, Direttore del Comitato del Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina, in un articolo del 1971 dal titolo “Who discovered insulin?” dichiarò che il Premio Nobel per la scoperta dell’insulina «avrebbe dovuto essere, almeno diviso, fra Paulescu, Banting e Macleod».

Tanti padri per un’unica e grande scoperta.

In breve, le tappe più importanti della scoperta dell’insulina
1869: Paul Langerhans identifica la presenza di piccoli heaps di cellule il cui secreto è importante per la regolazione della digestione.
1916: Nicolae Paulescu estrae dal pancreas una soluzione acquosa che, iniettata in un cane diabetico, normalizza i valori di glicemia nel sangue.
1921: Frederick Grant Banting e Charles Herbert Best isolano l’isletina, oggi nota come insulina, e ne testano l’effetto ipoglicemico nei cani diabetici.
1922: estrazione dell’insulina dal pancreas bovino grazie al quale viene trattato il primo paziente.
1922: il professore August Krogh e la moglie Marie ottengono il permesso di produrre l’insulina in Europa.
1923: premio Nobel a Banting e Macleod per la scoperta dell’insulina.
1925: l’insulina è disponibile per la prima volta insieme ad un’apposita siringa semiautomatica.
1935-1936: sviluppo della prima insulina lenta, l’insulina zinco-protamina, che dura fino a 24 ore.
1946: introdotta l’insulina a PH neutro e durata intermedia (12 ore), la Neutral-Protamin-Hagedorn (dal nome del ricercatore che l’ha introdotta) che oggi è la più utilizzata.
1954: Frederick Sanger e collaboratori dell’Università di Cambridge scoprono la struttura molecolare dell’insulina. A Sanger va il Premio Nobel per la Medicina nel 1955.
1968-1970: arriva l’insulina monocomponente pura (MC), che riduce al minimo il rischio di risposta del sistema immunitario di chi la riceve.
1982: si ottiene la prima insulina umana biosintetica con la tecnologia del DNA ricombinante, a partire da cellule di lievito.
1999: disponibile la prima insulina umana veloce che si può iniettare immediatamente prima dei pasti.

 

 

Fonte: diabete.net/