La stampa ellenica sbugiarda Monti: ” usati per convincere gli italiani a subire l’Austerity”


Il governo sta spudoratamente mentendo agli italiani. Tra conferme e smentite quotidiane, su questo o quel decreto fiscale, nel mentre la nazione vive con scoramento annunci di suicidi, di imprese chiuse e di famiglie al limite della povertà. Inoltre crediamo, come Federcontribuenti, che Bruxelles  sia all’oscuro delle misure di Austerity, adottate dal nostro governo, crediamo che gli annunci di visite, di invii di commissioni, di supervisione e di scambio di informazioni siano menzogne considerato che nessun altro Paese Europeo sta subendo quanto noi, nemmeno la Grecia, paragone amato da Monti. Per questo il presidente Finocchiaro intende, assieme al senatore dell’Idv, Stefano Pedica, informare personalmente l’UE sulla situazione politica  italiana, sui metodi fiscali adottati dal nostro governo e sottolineando i gravi effetti, al limite della costituzionalità, che questi stanno avendo sui cittadini e sulle piccole e medie imprese. Si approfondirà l’argomento bancario italiano e sull’uso fatto dei fondi BCE e del metodo usato dall’agenzia per la  riscossione italiana.  E ora facciamo noi il paragone tra Italia e Grecia.
Sui quotidiani greci si nota la profonda indignazione per l’uso spregevole che Monti ha fatto della situazione economica in Grecia, in un articolo intitolato “Non come la Grecia”, si riporta il colloquio di Monti  sul «Corriere della Sera». ‘‘Il giornale italiano ha fatto riferimento al gran numero di suicidi in Grecia – 1700,  sta usando la Grecia come esempio per convincere gli italiani ad accettare misure di austerità nel tentativo di ristrutturare l’economia italiana”.
In Grecia esiste un salario minimo pari a euro 876,62, in Italia esiste solo la pensione minima di euro 400. In Grecia per salvare l’economia si è pensato di tagliare gli stipendi e le pensioni, ma, solo se superiori ad un certo reddito, in Italia, il basso reddito è il più colpito. Lotta all’evasione fiscale: confronto italo –  ellenico. In Italia si sono inventati i super blitz della GdF, spesometro, telefonometro, redditometro e  spiate sui conti correnti a danno dei soli cittadini contribuenti,  in Grecia, il Ministero delle Finanze, con una circolare ha imposto incroci fiscali per: banche, cliniche private, mercato azionario, assicurazioni, fondi pensionistici, operatori di telefonia fissa e mobile e gestori utenze domestiche. Tutte le irregolarità, verranno punite con pesanti multe. Questo perchè, diversamente dall’Italia, la Grecia ha capito che è la corruzione il primo nemico per una sana ed equa economia. Inoltre, gli ospedali privati ellenici sono tenuti a registrare tutti i dati relativi ai medici che vi lavorano, l’elenco delle prestazioni effettuate incrociandolo con l’elenco dei malati che ne hanno beneficiato e per quale malattia. In Italia questo non si fa e di scandali sulle cliniche private, sul furto dei rimborsi per prestazioni finte, ne abbiamo in quantità. Inoltre, per tutelare i cittadini ellenici dalla speculazione, si è imposto ai grandi fornitori di telefonia, acqua, luce e gas, di trasmettere i dati dei consumi e costi applicati agli abbonati. In Italia, le compagnie inviano ai cittadini fatture poco trasparenti, con costi non chiari e inoltre possono aumentare come vogliono il servizio senza che nessuno vigili. Ora veniamo alle bugie di Monti sulla commissione europea: “Tagliando i costi, non aumentando le tasse”
Riferendosi al governo ellenico, la Commissione europea, ha presentato un “calendario per la riforma del contratto collettivo nazionale per il salario 2012. ” Il rapporto esorta il governo a concentrarsi di più sul taglio dei costi pubblici e burocratici, piuttosto che aumentare le tasse. In Italia la pressione fiscale, effettiva, a carico dei cittadini ha superato il 52% e l’elusione fiscale da parte delle grandi società per azioni non è più considerato un reato.
Inoltre, la Commissione ha indicato che oltre la metà dei 20 miliardi dati alla Grecia, non sono stati ancora utilizzati e che quindi potranno essere impiegati per  gli investimenti sullo sviluppo della rete dei  trasporti,  sul turismo e il miglioramento della pubblica amministrazione.
Secondo la  Commissione europea per la creazione di posti di lavoro: ” vanno ridotte  le tasse a carico delle piccole e medie imprese, specie, ad impedirne la chiusura ed incentivando ad aprirne di nuove”. In Italia i fondi della BCE all’1% son stati usati dalle banche italiane per comprare parte del debito pubblico per poi specularci sopra. Chiudendo i rubinetti alle piccole e medie imprese e incattivendo, al limite dello strozzinaggio, i rapporti con i piccoli imprenditori.