La Sicilia a mezzanotte diventa rossa, vietate anche le visite ai parenti


AGI – Scatta a mezzanotte, e ‘tingerà’ la Sicilia fino al 31 gennaio, la zona rossa che al di qua dello Stretto sarà ancora più restrittiva per fare fronte a una crescita dei contagi che viaggiano al ritmo di circa duemila casi al giorno. L’ordinanza firmata dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, che recepisce i contenuti dell’ultimo dpcm, aggiunge infatti il divieto di fare visita ad amici e parenti.

In linea col dpcm, svolgeranno attività didattica in presenza i servizi educativi per l’infanzia, la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Tutte le altre classi scolastiche e le Università continueranno con la didattica a distanza. Resta la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori e per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Divieto di entrata e di uscita dal territorio regionale, divieto di accesso e allontanamento dal proprio Comune, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute.

Divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e privato, all’interno del territorio comunale, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria. Diversamente da quanto previsto dal dpcm, dunque, sono vietati anche gli spostamenti, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata nei limiti di due persone per fare visita ad amici e parenti.

Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell’Isola (registrazione obbligatoria sul sito dedicato e tampone rapido).

Restano sospese tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Aperti lavanderie, barbieri e parrucchieri, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.

“I dati dei contagi – spiega Musumeci – sono allarmanti e purtroppo non c’è altra soluzione. Non si può giocare con la vita e la salute delle persone. L’ordinanza senza le misure di vigilanza e senza le necessarie sanzioni rischia di essere inutile, ecco perché rivolgo ancora una volta un appello ai prefetti e ai sindaci perché le forze dell’ordine e la polizia municipale possano essere mobilitate”.

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Fonte: cronaca agi