La revoca dell’incarico al sindacalista accusato di essere stalker di Azzolina


AGI – Revoca dell’incarico a Pasquale Vespa: il sindacalista e leader dei docenti precari è durato solo due giorni come collaboratore del sottosegretario all’Istruzione, il leghista Rossano Sasso.

L’ex ministra Lucia Azzolina, che lo ha querelato per diffamazione e minacce, ha sollevato il caso e ha trovato subito ascolto presso il ministro in carica, Patrizio Bianchi, che ha chiesto a Sasso di valutare attentamente l’opportunità di questa nomina. In risposta è arrivata la disponibilità di Vespa a sospendersi, in attesa di chiarire la sua posizione. Di conseguenza Bianchi ha dato mandato all’amministrazione di procedere alla revoca dell’incarico.

“Ringrazio il ministro Bianchi per la decisione di revocare l’incarico a Pasquale Vespa – ha scritto Azzolina – Ha fatto la cosa giusta. Permettere al sottosegretario Sasso, con delega al cyberbullismo, di assumere al Ministero dell’Istruzione la persona che mi ha minacciato per anni – e che per questo è a processo – sarebbe stato un segnale terribile per la stessa comunità scolastica. Non è solo con le norme, ma anche con gli esempi e i comportamenti, che si può aiutare la scuola a formare i giovani nel rispetto e nella tolleranza. In queste ore ho ricevuto affetto e solidarietà da tutto il M5s, ma anche da Pd e Leu, che ringrazio. Dispiace invece che il sottosegretario Sasso non abbia compreso la gravità della cosa e si ostini a difendere l’indifendibile”.

Sasso, proprio ieri, aveva scritto su Facebook di non pensare affatto a sostituire il suo collaboratore, un professore precario campano e sindacalista della Uil che alle ultime elezioni regionali in Campania si era candidato con il centrodestra. “L’onorevole Azzolina – aveva denunciato il sottosegretario – non è nuova ad attacchi nei confronti di insegnanti e dirigenti scolastici che hanno manifestato dissenso nei confronti delle sue politiche, e Pasquale Vespa è un simbolo dei diritti dei lavoratori più deboli, ha condotto battaglie dure e scomode e adesso si vorrebbe farlo passare come uno stalker”.

Ma l’ex ministra ha rivelato che “Pasquale Vespa ha trascorso gli ultimi due anni della sua vita ad insultarmi pubblicamente, fomentare aggressioni verbali e allusioni sessuali. Minacciarmi di morte. Un cyberbullo, a tutti gli effetti“.
Contro di lei l’uomo aveva addirittura creato un hashtag “Boccarouge, e le rivolgeva nomignoli pesanti. “Ha provato a nascondere i contenuti rimuovendoli dalle proprie pagine, questo non gli ha impedito di essere imputato in un processo che inizierà a breve. Ma non è una questione di legalità. O, almeno, non solo – ha osservato Azzolina – è una questione di opportunità e di civiltà. Questo signore la sera sfoga i propri istinti sessuali su bocche e rossetti rossi e minaccia di morte un esponente di Governo, la mattina dopo si presenta come ‘educatore’ a scuola, laddove si dovrebbero insegnare altri valori, prima di tutto il rispetto e la tolleranza”.

Source: agi