LA RABBIA DI CONFEDERCONTRIBUENTI PER UN ALTRO SUICIDA


Da mesi lamentava di aver perso i soldi investiti nelle azioni della popolare di Vicenza  e non poteva garantirsi il ricovero presso una struttura sanitaria

Roma, 16 giugno 2016 – Antonio Bedin è un altro pensionato che dopo una vita di sacrifici aveva investito e perso tutto nella Banca Popolare di Vicenza. Prima di perdere ogni speranza aveva contattato diversi avvocati. Era andato alle assemblee della banca, sperando di avere giustizia.
Alla fine si è arreso.

“Basta suicidi di pensionati per colpa di banchieri senza scrupoli. Basta suicidi di imprenditori per colpa di banchieri estorsori.  La disperazione e il senso di abbandono da parte delle istituzioni  sta facendo precipitare la situazione. Ogni giorno al nostro numero verde 800 814 603, ormai diventato  “PRONTO SOCCORSO” imprenditori e risparmiatori, riceviamo richieste di aiuto di pensionati, imprenditori e famiglie che non sanno come reagire. In molti ridotti sul lastrico rinunciano alla salute” – commenta Alfredo Belluco vice presidente nazionale e presidente Veneto di Confedercontribuenti.

Chi è stato abituato a lavorare una vita, vive il fallimento economico come un fallimento personale incolpando se stesso.

“Cerchiamo nei nostri interventi oltre a dare un supporto professionale anche un supporto umano. Non è facile e lo comprendiamo, ma gettare la spugna non risolve il problema.  Non ci stancheremo, come facciamo del resto da anni, di chiedere al governo e alla magistratura di intervenire affinché sia fatta chiarezza e data giustizia. Chi ha rubato deve restituire e vogliamo la Commissione Parlamentare d’inchiesta. Consob, Banca d’Italia e Procure devono  prendersi le loro responsabilità” – conclude Belluco.