La Mutualità contro l’Usura


Oggi più di ieri bisogna partire dalle nostre radici per capire dove si può e si deve arrivare , soprattutto con 30 mesi di pandemia sulle spalle e sulla pelle e con una situazione socio-economica devastante .

Famiglie ed imprese , sul lastrico , nonostante gli sforzi del governo , delle associazioni di categoria e di quanti vogliono salvare il nostro Paese 

Ringrazio l’editore ed il Rag Finocchiaro per la possibilità di scrivere e raccontare  della  finanza mutualistica e solidale voluta per portare avanti un grande concetto : esistono modelli e metodi  legali per sostenere l’economia italiana .

L’accesso al credito legale , post pandemia e crisi economica Globale , è diventato sempre più difficile , tutti per un motivo o un altro siamo finiti in blacklist meglio conosciuta come CRIF o Cerved ( nel caso di imprese ) . 

A marzo 2020 sono stato tra i sostenitori ed i promotori del Cura Italia per la sezione credito alle famiglie e dal divano di casa come tutti gli italiani , anziché guardare la Tv ho deciso con senso civico e responsabilità , di dover fare la mia parte … 

cosi ho iniziato a sollecitare  il presidente della VI commissione Finanze On. L. Marattin ed il suo Vice On.A.Pagano sulla possibilità di fare una manovra a costo zero bloccando le rate prestito , mutuo e i relativi pagamenti a cui migliaia di persone , famiglie ed imprese si erano esposte sino al giorno prima del famoso lockdown generale .

Dopo settimane di commissione , scambio mail etc… è stato partorito un grande decreto” il famoso Cura Italia “ … ma come al solito banche e finanziarie l’hanno interpretato a modo loro…. 

30 mesi dopo ed ancora in pieno Covid migliaia di persone perbene vedendo morire di fame i loro figli ,i loro dipendenti e vedendo inascoltati i loro gridi di allarme e dolore si sono rivolte al sommerso , al grigio , al credito illegale : all’USURA , perché diciamolo a voce alta le istituzioni sono rimaste sorde .

Dobbiamo aver il coraggio di dire che lo Stato , ci ha portato a questo … 

perché quando muori o stai morendo ti aggrappi a tutto pur di farcela …. 

E se è vero che esiste il bene esiste pure il male , sempre lì dietro la porta ed in agguato .

Ben vestito e pronto a Darti una mano , l’usuraio rappresenta ed ha rappresentato in Italia la prima forma di Welfare del terzo settore a partire dai tempi di Cristo .

Se solo lo Stato e le Banche avessero fatto la loro parte , 

aprendo i cordoni della borsa donando davvero l’accesso al credito legale oggi avremmo in capo ai fondatori ed alle loro famiglie migliaia di imprese , attività e partite iva …..

Molti suicidi in meno , molti meno pazienti ricoverati nei reparti psichiatrici per la perdita dei loro affetti , del posto di lavoro e delle loro aziende …. Meno persone in analisi per la perdita delle loro certezze.. perché esser finiti nell’oblio della non finanziabilità rappresenta ed ha rappresentato anche per il sottoscritto una grande sconfitta non ancora metabolizzata .

La risposta forte all’illegalità è la cultura del lavoro , del credito legale , del fare senza una burocrazia dinosaurica . 

Per questo  oggi voglio incensare noi Italiani con la schiena dritta , gli stessi che dal 1890 danno accesso al credito legale, alla sanità a portata di tutti  , alla micro finanza e che hanno mutuato un concetto di due “sanità e credito “ sotto una grande frase : Cassa di Mutuo Soccorso in forma giuridica di società cooperativa ( soc.coop. ) o Società di Mutuo Soccorso ( Soms )  , entrambe disciplinate dal Mise, dalle Centrali cooperative , dal Mise e per la parte prestiti dalle norme anti riciclaggio di Banca d’Italia . 

Da presidente dell’Associazione Nazionale vi parlerò di  Asso.Coop.Fin ,

Enti e Cooperative Finanziarie costituite tra dipendenti pubblici rappresentano uno storico e ben collaudato modello di mutuo soccorso, riconosciuto dai Decreti emanati nel 1995 dal Ministero del Tesoro.

 Con la direttiva 48 del 2008 l’Unione Europea ha consentito che gli Stati Membri possano tutelare l’organizzazione che risponda ai seguenti requisiti:

a è istituita per il reciproco vantaggio dei suoi membri;

b non realizza profitti per persone che non siano i suoi membri;

c persegue una finalità sociale in virtù della legislazione nazionale;

d riceve e gestisce i risparmi dei suoi soli membri e fornisce loro fonti di credito;

e fornisce credito sulla base di un tasso annuo effettivo globale inferiore a quello prevalente sul mercato o soggetto ad un limite massimo fissato dalla legislazione nazionale; ed alla quale possono aderire in qualità di membri soltanto le persone che risiedono o che lavorano come dipendenti in una zona determinata o i dipendenti, in attività o in pensione, di un determinato datore di lavoro, o le persone che soddisfano altri criteri fissati dalla legislazione nazionale quale condizione per l’esistenza di un vincolo comune fra i membri.

 

Enti e Cooperative Finanziarie costituite da dipendenti pubblici hanno lo scopo, utilizzando risorse economiche reperite esclusivamente tra i soci nei limiti posti dalla normativa vigente, di dare credito a persone che nonostante anni ed anni di sacrifici si ritrovano a disporre di mezzi insufficienti a realizzare i propri progetti, o ad affrontare sopraggiunti imprevisti ed improcrastinabili bisogni. Persone che improvvisamente scoprono che il sistema “creditizio” non è disposto a “credere” nelle loro potenzialità, né nelle potenzialità delle loro famiglie.

 

Nel corso del 2010, partecipando singolarmente ad eventi organizzati dalle associazioni di categoria per seguire ed informare le società finanziarie circa l’evoluzione dell’iter legislativo che ha portato al Decreto Legislativo 141/2010, i dirigenti di alcune di queste Casse hanno avuto la fortuna di incontrarsi, conoscersi, verificare la comune appartenenza all’ambito delle cooperative costituite tra dipendenti di enti o aziende che svolgono servizi pubblici, confrontarsi sulle problematiche sopraggiunte in seguito alla “riforma del titolo V”, ed hanno deciso di unirsi per sensibilizzare il legislatore delle comuni esigenze.

 

Insieme abbiamo sottoposto alle associazioni di categoria, alle istituzioni ed agli organi di vigilanza, ansie e preoccupazioni, a partire dalla scomparsa della forma giuridica cooperativa tra quelle ammesse all’iscrizione nel nuovo albo unico delle società finanziarie.

 

Il 21 febbraio 2011 l’ Istituto di Previdenza, Sovvenzione e Mutuo Soccorso tra i dipendenti dell’acquedotto di Napoli Società Cooperativa; la Cassa Maurizio Capuano Società Cooperativaavente sede in Napoli; la CassaCoop Dipendenti Servizi Pubblici Mobilità Integrata Emilia Romagna Società Cooperativa e la Cassa Depositi e Prestiti Società Cooperativa fra il Personale A.M.T. di Genova si sono associate ed hanno fondato la ASSO.COOP.FIN. per chiedere regole certe e rigorose che consentano alle Cooperative Finanziarie costituite tra dipendenti pubblici di continuare ad operare nelle forme storiche e nei modi sino ad oggi consentiti dai Decreti Ministeriali del 1995 e dalle interpretazioni fornite negli anni dalle autorità di vigilanza.

 

Le novità introdotte nel T.U.B. dal Decreto Legislativo 19 settembre 2012, n. 169 rendono necessario rafforzare l’Associazione affinché possa continuare a tutelare gli aderenti nella prossima delicatissima fase di revisione dell’elenco dei soggetti che continuano a svolgere la propria attività ai sensi dell’articolo 112, comma 7

Oggi più di ieri credo che far squadra con persone perbene come i miei amici e colleghi di Confedercontribuenti nelle persone di Carmelo Finocchiaro ed Ettore Minniti possa rappresentare il vero volano di sviluppo del paese …… e siamo desiderosi di portare avanti il modello descritto sopra di una grande cassa di mutilità che dia credito legale alle buone idee e respiro alle famiglie . 

Possiamo davvero risollevare le vostre sorti , farvi uscire dalla crisi di sovraindebitamento … darvi il supporto legale , psicologico per affrancarvi da ogni problema legale o illegale , perché prima che professionisti siamo Persone perbene e gente di cuore .. con la schiera dritta , che ama il suo lavoro e fare il forte con i forti e non certo con i deboli .

Carmelo Sciacca 

Presidente Associazione Cooperative Finanziarie – in sigla – Asso.coop.Fin