La maratona diplomatica di Xi Jinping durante le Olimpiadi di Pechino


AGI – Snobbato dai leader occidentali, il presidente cinese Xi Jinping, compenserà il vuoto lasciato dalla loro assenza alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici invernali con una serie di leader che guardano serenamente a Pechino, vuoi perché hanno problemi con Washington, vuoi perche hanno una situazione di tutela dei diritti umani non proprio limpida.

Ecco dunque che, a margine dell’apertura delle Olimpiadi, Xi Jinping sarà impegnato in una maratona diplomatica. Primo tra tutti, l’omologo russo, Vladimir Putin, al centro dell’attenzione mondiali per i timori che voglia invadere l’Ucraina e che va a Pechino per saldare l’asse con la Cina.

Xi e Putin si incontrano proprio in queste ore, nel pomeriggio ora cinese, nella Diaoyutai Guest House, il posto dove vengono ricevuti gli ospiti di maggior rilievo. Putin si ferma un giorno solo a Pechino: al termine dei colloquio verra’ adottata una dichiarazione congiunta e fermato circa 15 accordi.

Il presidente cinese non lascia il Paese dal gennaio 2020, quando la Cina cominciò a contare con orrore i suoi primi decessi per il Covid-19 e confinò la città di Wuhan, dove poche settimane prima era stato scoperto il micidiale virus. L’ultimo incontro di cui si abbia memoria di Xi Jinping con un leader straniero risale a quasi due anni fa, quando visitò la Cina il presidente pakistano, Arif Alvi.

Da allora Xi ha partecipato in videoconferenza a molti incontri internazionali e ha ricevuto la scorsa settimana solo il capo del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach. Ma non ha avuto altri contatti diretti. Per preparare il vertice, prima dell’incontro si sono visti i ministri degli Esteri cinese e russo, Wang Yi e Sergei Lavrov, e confermato che in agenda dei colloqui ci saranno la crisi ucraina e le tensioni su Taiwan, di cui la Cina rivendica la sovranità.

Secondo una nota ufficiale sull’incontro, entrambi hanno espresso l’impegno a “salvaguardare la pace e la stabilita’ nella regione Asia-Pacifico e la loro opposizione a qualsiasi tentativo di creare blocchi di confronto”. “La Cina è pronta a collaborare con la Russia per approfondire l’amicizia bilaterale e il coordinamento strategico, promuovere la giustizia internazionale e avvantaggiare le persone di entrambi i paesi e del mondo intero”, ha aggiunto Wang, in una nota.

E Lavrov ha sottolineato che anche il suo Paese è pronto a fare lo stesso, a cercare “una maggiore sinergia” e ad accrescere gli interessi comuni tra l’Unione economica eurasiatica e le Nuove Vie della Seta, l’iniziativa economica di maggior spicco di Xi Jinping. Secondo il Global Times, Xi e Putin “parleranno della guerra fredda condotta dagli Usa e dai loro alleati contro Cina e Russia.

Su entrambi i fronti, Est e Ovest, sono gia’ state raggiunte le linee rosse ed è possibile che finiscano per incrociarsi, per caso o deliberatamente”. Il quotidiano, che e’ il tabloid pubblicato dal Quotidiano del Popolo, l’organo ufficiale del partito, sostiene che Taiwan e l’Ucraina vengono “armate e spinte ad azioni suicide da sempre piu’ risoluzioni e promesse di sostegno” in caso di emergenza.

In questo quadro, parte la maratona diplomatica di Xi, che incontrerà tra gli altri, a partire da domani e per due giorni, il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, il presidente egiziano, Abdel Fattah al Sisi, Mohammed bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario Abu Dhabi e il presidente kazako, Kassym-Jomart Tokaiev.  

Source: agi