La legalità attraverso il bello. Recensione di L’ultima estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo a Il Borgo delle storie


GARBAGNA – “A Palermo si muore quando si resta soli”. E’ con la notizia dell’attentato di Capaci, data da tutti i notiziari in ogni lingua, che inizia “L’ultima estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo” di Claudio Fava, presentato sabato 2 luglio al festival Il Borgo delle Storie, ideato e diretto da Emanuele Arrigazzi e Allegra de Mandato. Il borgo è Garbagna, un paese sospeso nel tempo dove raccontare storie che vivono all’interno dei cortili, sotto gli ippocastani della piazza e in angoli nascosti. Il Festival, giunto alla sua sesta edizione che ha coinvolto anche il comune di Casasco, è nato qui e i suoi tratti distintivi sono il connubio-contrasto tra qualità e palinsesto da grande kermesse e intimità quasi fiabesca. Oggi il festival continua con tanti appuntamenti, tra cui alcuni dedicati ai bambini, il momento letterario con la presenza di Liv Ferracchiati e, alle 22, lo spettacolo Emanuele Arrigazzi plays Ermanno Cavazzoni with The Open Trio, liberamente tratto da Il pensatore solitario di Ermanno Cavazzoni.

Fonte: Radio Gold