La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità


di redazione

Fin dagli anni Settanta del Novecento, l’ONU ha avviato azioni politiche per l’Inclusione, per affermare il principio fondamentale in base al quale, universalmente nella comunità internazionale, a tutti gli individui, senza alcuna distinzione deve essere garantito il diritto a realizzarsi come persona e ad accedere all’istruzione.

Questo tempo di pandemia ha accentuato i problemi e le difficoltà già gravi, delle persone con disabilità, soprattutto nell’ambito scolastico.

Per questo motivo l’ONU, che dal 1992 ha proclamato il 3 dicembre Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, ha reso il 2020 “Anno Internazionale delle Persone Disabili” ed ha fissato nel “ Disability Day” la tredicesima sessione della Conferenza della “Convenzione degli Stati sui diritti per le Persone con Disabilità”. E tutto questo si inquadra nell’Agenda 2030, il programma operativo per lo Sviluppo Sostenibile cui aderiscono 195 paesi ONU.

La Convenzione,dal 2006, promuove l’uguaglianza delle persone con disabilità e ne sostiene i diritti, anche per garantire alla società intera l’essenziale contributo che le persone con disabilità arrecano sul piano culturale, economico, politico.

Quest’anno l’ONU ha scelto come tema della Conferenza della Convenzione, che durerà tutta questa settimana, dal 30 novembre al 4 dicembre,proprio le conseguenze dell’emergenza sanitaria: Ricostruire meglio: verso un mondo post Covid 19, inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile”.

Nel mondo la pandemia dilagante ha colpito più di tutti le fasce socialmente più deboli e, fra queste, le persone con disabilità.

Il problema è stato fatto oggetto di particolare attenzione da parte del“Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani” che ha esaminato la situazione dei disabili all’interno del mondo della scuola italiana, in cui è cronica la carenza di insegnanti di sostegno, insegnamento sempre più caratterizzato dal precariato ed al quale un’estenuante trafila per conseguire l’abilitazione rende difficile l’accesso. Nell’anno scolastico in corso, poi, il problema è stato ulteriormente aggravato dal rinvio dei concorsi causato dall’epidemia.

La didattica a distanza (DaD), nell’emergenza, ha fatto fronte in qualche modo al sostegno. Tuttavia agli alunni con bisogni educativi speciali (BES) è venuto a mancare ciò che per loro ha la massima importanza: il contatto con gli insegnanti di riferimento.

Nella Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, il Coordinamento Nazionale dei Docenti nella Disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) ha chiesto che tutta questa settimana venga dedicata, in tutte le scuole italiane, alla sensibilizzazione sul tema della disabilità.

In particolare la proposta prevede che gli alunni con disabilità realizzino un elaborato artistico per raccontare il modo in cui affrontano la drammatica emergenza sanitaria dettata dalla pandemia e le esperienze vissute durante il lockdown. Senza perdere di vista l’obiettivo di fondo dell’inclusione, per cui nel progetto è coinvolto l’intero gruppo classe. Perché la solidarietà è fondamentale per migliorare la vita di tutti e le dinamiche della disabilità, per essere affrontate,devono essere comprese e partecipate.