La Francia riparte ma Parigi resta "arancione"


AGI – La situazione sanitaria in Francia è migliorata, solo l’1,9% dei test dà esito positivo, e il governo annuncia i prossimi passi della riapertura. In un’attesa conferenza stampa, il primo ministro Edouard Philippe ha annunciato che in Francia non ci sono più “zone rosse” e solo la regione di Parigi rimane sotto più attenta vigilanza come “arancione”, assieme ai due dipartimenti d’oltre mare, Mayotte e Guiana.

Tutto il resto della mappa dell’Exagone versione Covid-19, che ha segnato le scelte governative delle ultime settimane, è ormai colorata di verde. Questo significa che il rapporto fra malati e disponibilità di posti in ospedale e terapia intensiva è tale da consentire di assumere qualche rischio con prudenza.

La nuova fase e le riaperture

Dal 2 giugno, dunque, riaprono ovunque bar, ristoranti, parchi, e le attività sportive, anche se occorrerà mantenere i gesti barriera, indossare le mascherine e mantenere la distanza sociale, oltre a limitare le riunioni a un massimo di 10 persone.

La scelta di riaprire le attività è dettata fra l’altro dalla drammatica situazione economica, che registra un forte aumento della disoccupazione: 800 mila persone senza lavoro in più in aprile.

Il ritorno dei ragazzi nelle scuole è sempre stata una priorità per il presidente francese Emmanuel Macron e ora, dopo due settimane dalle prime riaperture, è stata decisa un’accelerazione: riapriranno anche i licei in tutte le zone verdi, quindi con la sola esclusione dell’Ile de France (regione di Parigi) e dei due dipartimenti d’oltremare Mayotte e Guiana, che rimangono zone “arancioni”.

Il ministro dell’Educazione nazionale, Jean-Michel Blanquer, ha ricordato che dall’inizio della riapertura gli allievi e le scuole aperte “aumentano ogni giorno” (erano fra il 20 e il 30% del totale all’11 maggio). Tutte le scuole primarie e medie saranno aperte nelle zone verdi dal 2 giugno, mentre nelle zone arancioni il ritorno a scuola sarà più graduale. L’esame orale di francese, una delle prove più caratteristiche del “bac”, la maturità francese, non si terrà quest’anno.

La situazione a Parigi

Se nelle zone verdi bar e ristoranti saranno aperti anche se non si potrà consumare “al banco”, a Parigi e in generale nelle zone arancioni si potrà essere serviti solo nei tavolini all’aperto. L’apertura di parchi e giardini era stata anticipata dal Comune di Parigi, ma il governo è andato oltre, decidendo che saranno visitabili già dal fine settimana senza aspettare il 2 giugno.

Per i cinema, e anche per teatri e sale di spettacolo per quanto riguarda Parigi e l’Ile de France, si dovrà pazientare fino al 22 giugno, prossima tappa del “deconfinamento”. Quanto ai viaggi, non ci sarà più il limite dei 100 chilometri per gli spostamenti, ma non si potrà uscire dalla Francia prima di metà mese. Dal 15 giugno, in accordo con i partner europei, saranno decise le nuove modalità del passaggio da un paese all’altro.

Il turismo

La Francia non imporrà quarantene obbligatorie, ma è prevista una forma di “reciprocità” quando altri paesi, come è già successo con il Regno Unito, decidono di applicarle. Per quanto riguarda la tracciabilità dei contatti con persone risultate positive al Covid, l’Assemblea nazionale ha già approvato l’app StopCovid, ora al vaglio del Senato.

Philippe ha invitato i francesi a farne uso, assicurando di aver preso tutte le garanzie sul rispetto dalla vita privata e delle liberta’: “e’ uno strumento nuovo e un elemento estremamente potente di lotta contro la diffusione dell’epidemia”.  

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Fonte: estero agi