La Fed non ha alcuna intenzione di alzare i tassi


AGI – L’economia americana migliora, così come il mercato del lavoro, ma per ora la Fed continuerà – nonostante un’inflazione sopra il proprio target – a mantenere intatto il proprio supporto all’economia. A spiegarlo, dopo la riunione del Fomc, la stessa banca centrale, con il presidente Jerome Powell che ha indicato come un rialzo dei tassi “non sia ancora nei radar”.

Sul fronte del ‘tapering’, ovvero del ritiro di parte del programma di acquisto da 120 miliardi di dollari al mese messo in campo dall’istituzione statunitense, “le tempistiche dipenderanno dai dati dei prossimi mesi”, ha aggiunto Powell, che ha precisato con forza che non esiste un calendario già fissato per l’annuncio che potrebbe arrivare a settembre, ben dopo il simposio di Jackson Hole di fine agosto, che secondo indiscrezioni sui mercati avrebbe potuto rappresentare lo scenario per l’avvio della normalizzazione.

Gli occhi della Fed sono puntati su due fronti: mercato del lavoro e inflazione. Se è vero che la seconda sta viaggiando sopra l’obiettivo del 2% e a breve “potrebbe salire ancora”, al tempo stesso Powell è “fiducioso che poi riconvergerà” verso il target della Fed; se così non dovesse essere, la banca centrale è comunque “pronta a usare tutti gli strumenti a propria disposizione” per ancorarla all’obiettivo.

Anche se economia e mercato del lavoro migliorano, con il pil degli Usa che “nel 2021 va verso l’aumento maggiore da diversi decenni” e l’occupazione è migliorata, al tempo stesso “c’è ancora molta strada da fare”. Questo è particolarmente vero perché il percorso di ripresa dell’economia “continua a dipendere dal corso del virus”: “i progressi sulle vaccinazioni continueranno probabilmente a ridurre gli effetti della crisi della salute pubblica sull’economia, ma permangono rischi per le prospettive economiche”, ha spiega la Fed.

Secondo Powell i rischi della variante Delta sono moderati, e legati soprattutto alla possibilità che rallenti le riaperture, i ritorni al lavoro o a una vita normale fatta di scuole aperte e fabbriche funzionanti. “Nell’ultimo anno con le successive ondate di Covid la tendenza era di avere meno implicazioni economiche ad ogni ondata”, ha ricordato, chiosando che non è “irragionevole” pensare che avverrà anche per la Delta. In ogni caso, finché ci sarà il Covid “non saremo mai davvero al sicuro”. 

Source: agi