La criminalità non metterà le mani sui fondi del Pnrr, assicura Draghi


AGI – “L’Italia è determinata a prevenire e reprimere qualsiasi tentativo di frodi e infiltrazioni criminale” nei fondi del Next generation Eu “a tutela dei cittadini, delle imprese e dell’Ue”: lo ha assicurato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in un messaggio inviato al Law Enforcement Forum promosso a Roma dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza insieme ad Europol.

“L’arrivo dei fondi del Next generation Eu è una grande sfida per tutti i Paesi europei e in particolare per l’Italia”, ha sottolineato il premier, “la credibilità delle nostre istituzioni e il futuro della nostra economia dipendono dalla capacità di spendere bene e con onestà questi fondi”.

Per Draghi “la condivisione delle esperienze e delle conoscenze è essenziale per facilitare un’azione efficace monitoraggio e prevenzione dei rischi”. “Il Gruppo di lavoro per il Covid 19”, ha aggiunto, “offre un ottimo esempio di collaborazione a livello europeo: il suo obiettivo era quello di monitorare i rischi che le restrizioni sanitarie determinate dalla pandemia e, in particolare, la chiusura prolungata di molte attivita’, ponevano per l’economia legale”. “L’azione del Gruppo ha permesso di arginare rischi di infiltrazioni durante l’emergenza e sono sicuro che questa esperienza sarà molto utile”, ha concluso il premier. 

Lamorgese: l’esperienza con le mafie ci aiuta

“Le misure di sostegno e di rilancio messe in campo dall’Unione europea” per fronteggiare la crisi innescata dall’emergenza Covid “suscitano un forte allarme per il possibile interesse invasivo delle mafie” ha ribadito il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
“Nel periodo della pandemia – ha ricordato – i reati che hanno conosciuto una crescita sono quelli legati al web: la criminalità organizzata ha dimostrato di essere pronta a cogliere le opportunità offerte dalla crisi”, nel tentativo di “infiltrare l’economia sana” fino a “sostituirsi” a essa. Compito delle forze di polizia – ha concluso la titolare del Viminale – è quello di “intercettare, prevenire e contrastare le nuove forme criminali maturate in questo contesto economico, modificando laddove necessario il proprio modus operandi”.

“L’Italia, che prima di altri Paesi è stata colpita dalla pandemia – ha proseguito Lamorgese – sulla base della solida esperienza maturata nella lotta alla criminalità organizzata ha assunto un ruolo pionieristico anche nella definizione degli strumenti necessari ad affrontare la nuova sfida”.

Per evitare “l’alterazione dei mercati” e “l’inquinamento del tessuto socioeconomico”, è stata predisposto un organismo di analisi e monitoraggio dei rischi di infiltrazione criminale” basato “sulla sinergia tra le forze di polizia, sullo scambio di informazioni e sulla condivisione delle conoscenze”.

L’uscita dalla crisi – ha concluso il ministro dell’Interno – non sarà come riaccendere la luce dopo un lungo periodo di blackout, andranno cambiati anche diversi aspetti socioeconomici perche’ il Pnrr rappresenta un momento importantissimo per tutti noi: non vorrei che un giorno si dicesse che non abbiamo saputo approfittare delle opportunità offerte per costruire un’Europa più sostenibile e più giusta per le nuove generazioni. La crescita di un Paese non scaturisce solo da fattori economici ma da tutti noi, dalle istituzioni, dalla fiducia che i cittadini nutrono in esse e dalla condivisione di valori come la legalità, che deve occupare necessariamente il primo posto”.

Adeguare il codice degli appalti

“Gli appalti pubblici sono uno degli ambiti più sensibili ad eventuali eventi distorsivi: stiamo lavorando a modifiche del Codice degli appalti per mettere in sicurezza le procedure, nella consapevolezza che tali procedure devono si’ essere accelerate ma che l’azione di risposta a eventuali infiltrazioni illegali deve essere altrettanto rapida” ha aggiunto Lamorgese,

“La sicurezza – ha premesso la titolare del Viminale –  una precondizione del successo della ripresa socioeconomica e questo vale non solo per l’Italia ma per tutta l’Europa. E’ un processo di lunga durata”, per favorire il quale “serve un’azione immediata e corale nella consapevolezza della interdipendenza delle nostre economie e del carattere transnazionale delle consorterie criminali. Dobbiamo sviluppare gli anticorpi delle nostre democrazie al virus delle infiltrazioni criminali: l’unita’ non e’ un’opzione ma un dovere”. 

Source: agi