La cooperazione per programmare il futuro


In Italia il sistema delle imprese è prevalentemente rappresentato da aziende di piccole e medie dimensioni e, proprio per questa caratteristica, assume particolare interesse promuovere l’aggregazione tra imprese sia a livello orizzontale che verticale, necessità avvertita soprattutto per poter competere fruttuosamente nel contesto economico globale

di Salvatore Cannizzo

I nuovi orizzonti del fare impresa oggi sono sintetizzati dalla riscoperta dei concetti di insieme e di cooperazione. Essi rappresentano due termini-obiettivo attorno ai quali procedere per delineare una strategia imprenditoriale che poggia su una visione di prospettiva e sulla necessità-opportunità di fare coesione per frapporsi alla crisi del sistema paese. In tal senso ci sovvengono in aiuto esperienze di pensiero che avevamo frettolosamente rimosso anche dal nostro quotidiano linguaggio, dimenticando che nella matematica moderna il concetto di insieme rappresenta l’aggregazione di oggetti di definita categoria, e la cooperazione fa riferimento all’operare insieme per raggiungere un fine comune.

Ci si è resi conto che la crisi dell’impresa viene accentuata anche dalla concomitante mancanza di una definita e strutturata consapevolezza di impegnarsi di più per fare squadra, cioè essere componenti di una stessa rete. È questa la sintesi di convegni e dibattiti che quotidianamente si affrontano nel mondo dell’associazionismo di categoria, ben potendo costituire tale opportunità terreno di evidenza dei comuni problemi e la ricerca di indirizzi per superare una crisi sempre più stagnante e perniciosa.

Emerge fortemente l’esigenza di superare l’individualismo produttivo a favore di una visione aggregativa di comuni finalità, smettendola di comportarsi «come i polli di Renzo», ove si tenga conto che la ricerca del contenimento dei costi può dilatare sempre più a scapito della qualità di un prodotto o di un servizio, con buona pace dei tanti i programmi o dei piani che vengono redatti per svolgere un efficace adempimento produttivo.

La programmazione viene intesa anche quale base per le scelte obbligate a intervenire in anticipo per prevenire i possibili disagi del quotidiano. Essa pone l´attenzione alla gestione delle urgenze e alla definizione di comportamenti da attuare nel caso di comuni problematiche, da tutti oggi consapevolmente condivisi per essere sempre più competitivi rispetto alla concorrenza interna ed estera.

La realtà del fare impresa ci costringe oggi a dover immaginare lo scenario futuro in termini di necessità di cooperazione, la cui ricaduta offre vantaggi economici sia per i produttori che per i consumatori finali. In tal senso nel nostro ordinamento si rinvengono forme giuridiche ed espressioni aggregative imprenditoriali che permettono di contribuire a contenere, non ultimi, gli oneri gestionali di carattere generale. In Italia, come è noto, il sistema delle imprese è prevalentemente rappresentato da aziende di piccole e medie dimensioni e, proprio per questa sua caratteristica, assume particolare interesse promuovere e determinare l’aggregazione tra imprese sia a livello orizzontale che verticale, avvertita necessità soprattutto per poter competere fruttuosamente nel contesto economico globale.