La Coenatio Rotunda di Nerone


Gli scavi condotti a Roma sul colle Palatino, nell’area della Vigna Barberini, hanno probabilmente portato alla luce i resti della sala da pranzo della Domus Aurea di Nerone.
Costruita fra il 64 e il 68 d.C., la stanza circolare ha un diametro di 16 metri. Era sostenuta da un possente pilone circolare alto 10 metri dal diametro di 4 metri mediante una serie di doppi archi a raggiera.
La presenza di 3 cavità semicircolari di 23 cm di diametro suggerisce che un sistema idraulico (forse azionato da un mulino ad acqua) facesse ruotare un ipotetico pavimento in legno posta sopra il piano d’appoggio.
La direttrice del Palatino, Mariantonietta Tomei, non nasconde l’emozione: “Sappiamo che Nerone aveva due architetti eccezionali che, per citare le fonti, facevano quello che in natura era impossibile, Severo e Celere. Questi hanno fatto architetture di una tale raffinatezza tecnica che ora attendiamo con trepidazione di scoprire il segreto del meccanismo di rotazione. Dovremo scoprire cosa c’è dentro il pilone”.
La stanza combacia con la descrizione fatta da Svetonio nella Vita dei Cesari secondo cui la “coenatio rotunda” era una piattaforma circolare, rotante e col pavimento in legno. Ruotava giorno e notte per imitare i movimenti della Terra; il panorama mozzafiato sulla valle del Colosseo (allora, un lago) era assicurato.
Aggiornamento: come fa notare il prof. Luciano Albanese (vedi sotto), tutti i siti d’informazione sono stati azzardati nello scrivere che il meccanismo volesse imitare il moto della Terra. Come tutti sappiamo, questo è un concetto moderno. Nel mondo antico si pensava che la Terra fosse ferma nel centro dell’universo, mentre il cosmo le girava attorno.
FONTE: https://ilfattostorico.com/