AGI – La Cina dichiara vinta la battaglia contro la povertà assoluta. La provincia Sud-Occidentale del Guizhou ha cancellato le ultime nove contee dalla lista delle aree che versano in stato di povertà, riferisce l’emittente televisiva statale Cctv, eliminando quindi le ultime zone a livello nazionale che vivono in condizioni di povertà per gli standard cinesi.
Prima del Guizhou, la scorsa settimana anche le province di Yunnan, Sichuan, Gansu, e le regioni autonome di Xinjiang, Ningxia e Guangxi avevano dichiarato vittoria contro la povertà assoluta.
“Tutte le 832 contee povere a livello nazionale sono state sollevate dalla povertà”, l’annuncio della tv statale, e nei tempi previsti: la lotta contro la povertà, particolarmente cara al presidente Xi Jinping, prevedeva la sua eliminazione entro la fine del 2020.
Il ragazzo a scuola con i capelli ghiacciati
Passata spesso sotto traccia o accolta con diffidenza all’esterno, la campagna contro la povertà ha fatto parlare di sé in alcuni casi particolari, come avvenne nei mesi scorsi, quando gli abitanti di un’impervia zona montuosa nella provincia Sud-Occidentale del Sichuan sono stati ricollocati in un’area pianeggiate: per incoraggiarli al trasferimento, furono offerte case di varie metrature a prezzi calmierati e l’opportunità di trovare posti di lavoro nella nuova area.
La battaglia contro la povertà è stata anche l’occasione per una gara tra le amministrazioni locali a mettersi in mostra agli occhi della leadership di Pechino. A gennaio scorso, un funzionario del Jiangsu, citato dai media locali, aveva rivendicato una pressocché totale vittoria in questo campo della provincia orientale: solo 17 abitanti su 80 milioni di residenti erano ancora al di sotto della soglia di povertà, una cifra equivalente allo 0,00000021% della popolazione.
Una delle storie di povertà più recenti risale al 2018, quando circolò sui social la storia del ragazzo presentatosi a scuola con i capelli ghiacciati dopo il lungo viaggio a piedi per recarsi a lezione: la sua vicenda aveva commosso il Paese e spinto molti a donazioni.
La soglia di 294 euro all’anno
Secondo dati dell’Ufficio nazionale di statistica di Pechino, la Cina ha segnato una costante diminuzione della povertà negli ultimi anni, passando da cento milioni di persone povere nel 2012, ai 16,6 milioni di fine 2018, e la proporzione di poveri nelle aree rurali del Paese è passata, negli stessi anni, dal 10,2% all’1,7%.
La linea ufficiale di povertà in Cina è stata fissata nel 2010 al di sotto di un reddito annuo di 2.300 yuan (294,18 euro al cambio attuale) più bassa quindi della soglia fissata dalla Banca Mondiale di 1,90 dollari al giorno. L’obiettivo fissato nel 2015, e da raggiungere entro la fine di quest’anno, era di eliminare la povertà assoluta, ma il governo cinese deve fare ancora i conti con il forte divario di reddito tra la popolazione urbana e quella rurale e le disparità tra le varie province.
Vedi: La Cina dice di aver sconfitto la povertà assoluta
Fonte: estero agi