Il Consiglio direttivo della Bce “era pronto ad adeguare tutte le sue misure, se del caso, per garantire che l’inflazione si muovesse verso il suo obiettivo in modo sostenuto. Era pienamente preparato ad aumentare le dimensioni del Pepp e ad adeguare la sua composizione, e potenzialmente i suoi altri strumenti, se, alla luce delle informazioni che erano disponibili prima della sua riunione di giugno, riteneva che la scala dello stimolo non fosse all’altezza di ciò che era necessario”.
“In caso di peggioramento della situazione la Banca centrale europea è perfettamente preparata a un eventuale incremento degli acquisiti di titoli governativi nell’ambito del nuovo programma ‘Pepp’ gia’ a partire dal mese prossimo”.
dalle minute della riunione della Bce del 29-30 aprile scorso
È quanto emerge dalle minute dell’ultima riunione del direttivo del 29-30 aprile scorso. Il Consiglio direttivo, prosegue il verbale della riunione “ha sottolineato la sua volontà di adattare i suoi strumenti e di attuarli con forza secondo necessità e ha continuato a prepararsi a intraprendere azioni audaci e innovative per salvaguardare il regolare funzionamento del meccanismo di trasmissione e l’integrità dell’Unione monetaria, con l’obiettivo di sostenere la ripresa economica e realizzare l’obiettivo di stabilità dei prezzi a medio termine della Bce. In questo contesto è stato ritenuto importante sottolineare la flessibilità dell’attuazione del Pepp”.
La Bce prevede che le aziende insolventi nella area euro aumenteranno a causa della crisi del coronavirus. È quanto si legge nelle minute della riunione del 29-30 aprile scorso, in cui parla di “angeli caduti” in aumento, ovvero di una crescita delle obbligazioni il cui valore è in calo.
“Sebbene il Pepp – si legge nel verbale – abbia contribuito ad allentare le condizioni finanziarie e a stimolare l’emissione, le preoccupazioni sulle prospettive della redditività delle imprese hanno implicato che le condizioni finanziarie per le imprese e le banche sono rimaste più rigide rispetto a prima dello scoppio della pandemia di coronavirus (COVID-19)”.
“Gli emittenti di livello investment grade – proseguono le minute – hanno attualmente uno spread quasi doppio rispetto a prima della crisi, riflettendo in parte le aspettative di un notevole aumento dei declassamenti del rating del credito. Il numero di obbligazioni ‘angeli caduti” sta aumentando, mentre i declassamenti degli emittenti ad alto rendimento erano già molto più importanti. I tassi di insolvenza aziendale potrebbero aumentare in modo misurabile nei prossimi dodici mesi”.
Vedi: La Bce è pronta ad aumentare l'acquisto di titoli governativi
Fonte: economia agi