James Harden lascia Houston per Brooklyn. Come cambia la Nba


AGI – James Harden lascerà gli Houston Rockets per approdare ai Brooklyn Nets costituendo con Kevin Durant e Kyrie Irving un trio in grado in teoria di dominare la Nba. Una nuova versione dei ‘big three’ che spaventa i rivali della Eastern Conference.

“È una mossa straordinaria per Brooklyn. Sono molto migliorati. Ma alla fine dobbiamo concentrarci su noi stessi. Dobbiamo continuare a giocare un buon basket e poi vedremo come andrà a finire”, ha detto il due volte vincitore del titolo MVP, Giannis Antetokounmpo, stella dei Milwaukee Bucks, principale rivale alla corsa alle Finals.

Il ‘barba’, così è chiamato Harden per la caratteristica fisica che più lo contraddistingue, aveva già cercato più volte, tra l’estate e la fine del 2020, di lasciare la franchigia texana per giocare in una squadra pronta a contendere il titolo Nba. La ‘trade’ ha coinvolto altre due squadre: i Cleveland Cavaliers e gli Indiana Pacers.

I Nets cedono ai primi Jarrett Allen e Taurean Prince mentre i secondi ricevono Caris LaVert girando Victor Oladipo alla franchigia della città della Nasa che, in più, oltre ai servigi di Dante Exum e Rodions Kurucs, fa incetta di future scelte al draft, assicurandosi così la possibilità di rinascere in fretta.

Harden aveva anticipato la sua imminente partenza di nuovo martedì sera, dopo la gara persa con i Los Angeles Lakers, in conferenza stampa: “Non siamo abbastanza bravi. Io amo questa città. Ho letteralmente fatto tutto il possibile per vincere. Ma, voglio dire, è una situazione folle e che non credo possa essere risolta”.

Dichiarazioni che avevano portato alle reazioni dei compagni e al preventivo allontanamento: “Abbiamo ritenuto che fosse meglio per James e per il gruppo che non venisse ad allenarsi”, ha detto il coach di Houston Stephen Silas. “È stato irrispettoso”, aveva commentato il veterano DeMarcus Cousins.

Nella città texana, dove la squadra è molto amata, sono già in corso alcune azioni contro il ‘tradimento’ di Harden. Un autolavaggio ha persino offerto un giro gratis a chi ha una maglia numero 13, quella indossata dal ‘barba’, da restituire e buttare nei rifiuti.

I Nets possono contare ora su tre tra le più potenti bocche da fuoco della Nba: Durant ha una media di 29,4 punti nella sua prima stagione a New York (è mancato l’anno passato per la rottura del tendine d’achille). La media di Irving è pari a 27,1 punti a partita nonostante l’assenza nell’ultima settimana ‘per problemi personali’ che hanno innescato diverse polemiche. H

Harden, pur presentandosi con qualche chilo di troppo, ha iniziato la stagione segnando 24,8 punti ad allacciata di scarpe. Quel che conta pero’ sara’ la chimica di squadra e i pochi attori non protagonisti che sono rimasti alla corte del coach Steve Nash e dei suoi numerosi assistenti.

Houston, che ha vinto solo 3 delle prime 9 partite, affianca a John Wall, ora punto di riferimento della squadra, un giocatore esplosivo come Victor Oladipo. L’obiettivo è quello di salvare la stagione per poi procedere a costruire il roster per le prossime annate.

Il prossimo 3 marzo i Nets faranno visita ai Rockets e sarà, per tutti ma soprattutto per James Harden, una gara molto diversa da quelle che si giocano normalmente durante la regular season.

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Fonte: sport agi