Iv: in 2mila a kermesse Renzi per 50 anni, a ottobre Leopolda

Firenze, 11 gen. (askanews) - Non è solo un compleanno e non è solo una kermesse politica. A Firenze al teatro Cartiere Carrara Matteo Renzi riunisce per i suoi 50 anni il popolo di Italia Viva - gli organizzatori parlano di 2mila persone nella struttura in riva all'Arno -, ma anche per lanciare una proposta politica, un'idea di "centro" che, degasperianamente, "guarda a sinistra" e, insieme, un monito alla premier Giorgia Meloni: la fase zen è finita, "non siamo sudditi, non stiamo a cuccia". Si sente in campo Renzi, archiviata "l'inchiesta farlocca e vergognosa" sulla fondazione Open, ora si fa politica sul serio e l'orizzonte sono le elezioni politiche dove il centro sarà "decisivo". Ecco, dice, perchè anche il "2-3%" di consensi di un partito come Italia Viva fa paura tanto che contro l'operazione centro "le sorelle della Garbatella" tirano fuori "nottetempo" la norma "ad personam" sulle conferenze all'estero. Ma bisogna guardare avanti e lui che è "un ex tutto, ex presidente della provincia, ex sindaco, ex premier..." è convinto che insieme si possa diventare "Next". E ognuno ci legga cosa vuole. Renzi sale sul palco sulle note di "Forever Young" (e ribadisce di sentirsi "lieto e grato") e scende su quelle di "Careless Whisper" annunciando che il pranzo toscano - pappa al pomodoro, ragù di cinta senese, Peposo dell'Impruneta e gelato - che viene imbandito per i militanti "non lo offre Italia Viva ma pago io con i soldi di Travaglio", perchè "Marco Travaglio prima ci ha diffamato e oggi ci sfama con la causa che abbiamo vinto". Il primo pensiero, comunque, dopo che la kermesse è iniziata un'ora in ritardo per permettere agli ospiti provenienti dal Nord in pieno caos treni di raggiungere Firenze, è per il ministro dei Trasporti Matteo Salvini: "Ho chiesto a Salvini in Senato se fosse incapace o portasse sfiga. Oggi è arrivata la risposta: tutte e due". Quindi "Meloni gli dia un altro ministero, per me vanno bene le pari opportunità...". A Meloni Renzi si rivolge con un messaggio su tutti: "Solo in Italia e in Corea del Nord c'è il capo del governo con la sorella che si occupa del partito. Ora - attacca - noi non aggrediamo le famiglie ma si sappia che la fase zen in cui noi mangiamo fango e sputiamo miele è finita, se volete parlare di case parleremo di case, se volete parlare di soldi parleremo di soldi, se volete parlare di politica è una novità. Noi siamo tornati in campo, non accettiamo l'incantesimo di una opposizione addormentata e di un sistema dell'informazione che si occupa delle formiche". Il riferimento è a una delle domande poste alla premier nella conferenza stampa di inizio anno. Ci sono due anni per costruire il centro e non si può cominciare dai nomi: prima di dire se "quello dell'Agenzia delle entrate (Ruffini, ndr) vada bene" come federatore del centrosinistra bisogna "parlare di tasse", insomma prima le idee e il confronto e poi i nomi. Confronto che ci sarà il 3, 4 e 5 ottobre alla Leopolda - queste le date per l'edizione 2025 - ma anche, in tutta Italia, in occasione degli incontri per la presentazione del nuovo libro di Renzi "L'influencer" che uscirà il 18 marzo. Protagonista Giorgia Meloni, "che non è come appare" e "lo dicono i numeri", "non è una presidente del Consiglio fortissima, quella è la narrazione di Palazzo Chigi". "Abbiamo due anni di tempo per riempire di contenuti questo centro che guarda a sinistra, ecco perché hanno così paura di questo 2% che tra due anni sarà decisivo", le prossime Politiche saranno quelle in cui "il centro farà la differenza, il centro che farà vincere il centrosinistra". Poi Renzi si concede a selfie e strette di mano e la festa prende il sopravvento con canti e balli.


Quasi duemila persone hanno partecipato questa mattina all’evento di Italia Viva ‘nEXt’, al teatro Cartiere Carrara, per festeggiare i 50 anni del leader, Matteo Renzi, e i futuri progetti politici, dall’uscita del suo nuovo libro, “L’influencer”, in libreria dal 18 marzo al ritorno della Leopolda, in programma per il prossimo autunno, passando per la nuova sfida di riunirsi con il resto dell’opposizione di centrosinistra per sfidare la premier, Giorgia Meloni, alle prossime elezioni.
“La fase zen in cui mangiamo fango e sputiamo miele è finita. Il centro che guarda a sinistra tra due anni sarà decisivo per battere Meloni. In molti sono preoccupati di noi perché sanno che il nostro 2-3% tra due anni sarà decisivo”, promette Renzi, sbarcato al teatro Cartiere Carrara in ritardo a causa delle difficoltà di circolazione dei treni. Ad accoglierlo familiari, amici, tutto lo stato maggiore di Italia Viva e centinaia di sostenitori, con il sottofondo musicale di ‘Forever young’ ad accompagnare la sua salita sul palco per il discorso.
“Salvini è incapace o porta sfiga? Oggi è arrivata la risposta: tutti e due. Lancio un appello a Meloni: dategli qualunque ministero ma toglietelo da lì”, ironizza Renzi mettendo poi nel mirino la presidente del Consiglio Meloni, protagonista del suo nuovo libro: “Non siamo tuoi sudditi, noi non stiamo a cuccia”. Anche perché, aggiunge il senatore Iv, “ci davano morti e sempre qua siamo, vedendo i media di oggi la Meloni del 2025 mi sembra Conte del 2020. Penso che è arrivato il momento di mettere la faccia a servizio di una battaglia di civiltà, dicendo cose che non dice l’opposizione e le cose che non dicono i media: Meloni è molto diversa da come sembra e da quello che serve al paese”.
Poi è la volta del pranzo con specialità toscane: a tavola pappa al pomodoro, peposo all’imprunetina, paccheri al ragù di cinta senese, formaggi, salumi tipici e infine gelato, mentre il festeggiato spegne le candeline su una maxi torta tra gli applausi del pubblico. Nel mezzo, tanti saluti, bagni di folla e selfie con i militanti. “Colgo l’occasione per svelare il nostro finanziatore segreto dell’evento di oggi. Dopo averci diffamato ci ha sfamato. Grazie Travaglio, oggi il direttore del ‘Fatto Quotidiano’ ci ha sfamato con una delle cause che abbiamo vinto”, incalza Renzi dopo aver rievocato tutti i passaggi e la recente assoluzione nel caso della fondazione Open.
Prossimo appuntamento la Leopolda 2025, in programma il 3-4-5 ottobre a Firenze, in parallelo alle Regionali in Toscana dove l’ex sindaco, e presidente del Consiglio, punta a tornare centrale nelle dinamiche regionali. (AGI)
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