Italia-Slovenia, Mattarella mano nella mano con Pahor: "La sofferenza sia patrimonio comune"


Mentre due corazzieri deponevano una corona di fiori sulla foiba di Basovizza e sul monumento posto dove nel 1930 furono fucilati quattro antifascisti sloveni, Sergio Mattarella e Borut Pahor si sono tenuti per mano. Un gesto che sottolinea ulteriormente la volontà dei due Presidenti di procedere uniti sul cammino della riconciliazione.

“La storia non si cancella e le esperienze dolorose sofferte dalle popolazioni di queste terre non si dimenticano. Proprio per questa ragione il tempo presente e l’avvenire chiamano al senso di responsabiltà a compiere una scelta tra fare di quelle sofferenze patite da una parte e dall’altra l’unico oggetto dei nostri pensieri coltivando i sentimenti di rancore, oppure al contrario farne patrimonio comune”, ha detto Mattarella.

Italia e Slovenia “nel ricordo e nel rispetto” delle sofferenze subìte, sviluppino “collaborazione amicizia e condivisione del futuro”, ha poi aggiunto il presidente della Repubblica. “Al di qua e al di là della frontiera, il cui significato di separazione è ormai per fortuna separato per effetto della comune scelta di integrazione nell’Unione europea, italiani e sloveni sono decisamente per la strada rivolta al futuro”, ha aggiunto, “in nome dei valori oggi comnuni: liberta’, democrazia e pace”.

Con il presidente sloveno Pahor “segnamo una tappa importante nel dialogo tra le culture che contrassegnano queste aree di confine e che le rendono preziose per la vita dell’Europa”. 

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Fonte: politica agi