Italia, sei stanca o sazia?


 

di Lorenzo Lavacca

Quello di ieri è in realtà un risultato storico, in quanto lo 0 a 0 con la Svizzera ha allungato la striscia di imbattibilità degli azzurri a 36 partite, costituendo il nuovo record mondiale e superando mostri sacri come il Brasile di Ronaldo e le Furie Rosse spagnole del mondiale 2010.

Nonostante questo, però, la partita non è stata sicuramente rassicurante per CT Mancini e il suo team, con poche conclusioni pericolose e tanti rischi in difesa. Partiamo dal rigore di Jorginho: grande parata di Sommer, questo è vero, ma il centrocampista del Chelsea calcia piano e quasi centrale, rendendo facile il lavoro poi svolto dall’estremo difensore elvetico. Dal rigore, l’Italia inizia a perdere un po’ di fiducia e salgono in cattedra i neo entrati svizzeri, Zakaria e Embolo su tutti, causando non poche difficoltà a Donnarumma.

Al di là dell’episodio, però, per gli azzurri si tratta del secondo pareggio della settimana, della seconda prestazione opaca e poco convincente e, in caso di vittoria della Svizzera nelle due partite che recupererà, c’è il rischio concreto di non qualificarsi ai prossimi mondiali. Male Immobile e Insigne, troppo poco i subentrati Chiesa e Zaniolo, superficiale Jorginho, impulsivo Barella.

L’unico a salvarsi, e salvare l’orgoglio dell’intera nazionale, è capitan Chiellini, difensore invalicabile e leader assoluto nelle parole post partita : “non siamo assolutamente soddisfatti della prestazione di oggi, ma non bisogna correre e pensare già al ritorno con la Svizzera: bisogna prima vincere mercoledì con la Lituania, poi avremo la Nations League a ottobre e infine a novembre se ne riparlerà”. Parole rassicuranti che allentano le forti tensioni create attorno a un gruppo di per sé vincente, forse colto impreparato nell’affrontare un momento così complicato a poche settimane dal trionfo di Wembley.