Italia-Libia: ricerca, salute e sport – dichiarazioni intenti


Si va dalla promozione della cooperazione nei principali programmi multilaterali, quali Erasmus+, al fine di aumentare la mobilità di studenti, professori, ricercatori e personale tecnico amministrativo, al favorire nell’immediato, ove necessario, l’accesso alle terapie indifferibili in ospedali italiani a cittadini libici, soprattutto in età pediatrica, ai quali non risulti possibile assicurare trattamenti adeguati in Libia, fino all’adoperarsi per la diffusione di un’istruzione di qualità, lo sviluppo di comunità sostenibili e di società eque, pacifiche e inclusive, anche per valorizzare la persona e il suo vivere in comunità, contrastando fenomeni come l’odio, il razzismo e il bullismo. Sono alcuni dei temi al centro delle dichiarazioni di intenti siglate oggi a Tripoli nel corso della missione guidata da Giorgia Meloni.
Quanto al campo della formazione superiore e ricerca scientifica, la dichiarazione di intenti tra il ministero dell’Università e della Ricerca italiano e il quello della Formazione Superiore e della Ricerca Scientifica libico si propone, nel quadro della cooperazione bilaterale nell’ambito della formazione superiore, di incoraggiare la cooperazione bilaterale tra istituzioni della formazione superiore italiane e libiche, anche al fine di supportare iniziative congiunte,
e di sostenere l’attivazione di dottorati in co-tutela, e di corsi di studio finalizzati al rilascio di titoli congiunti o doppi. Relativamente invece alla cooperazione bilaterale nell’ambito della ricerca scientifica, si punta a supportare programmi di ricerca in molteplici aree, quali energie rinnovabili, mari e oceani, economia blue, sostenibile e produttiva, con particolare attinenza ai settori delle risorse ittiche e degli ecosistemi marini, e a promuovere programmi di accesso transnazionale alle infrastrutture di ricerca rivolti ai ricercatori libici.
Altro settore di interesse, sempre a quanto si apprende, è quello di incoraggiare programmi di ricerca congiunti su aree di ricerca di comune interesse, quali water management, agri-food, biotecnologie e mitigazione dei cambiamenti climatici, supportare seminari congiunti, workshop, simposi e riunioni di carattere scientifico, promuovere la cooperazione nell’ambito delle scienze umane, scienze sociali e della valorizzazione del patrimonio culturale.
Quanto alla Cooperazione multilaterale nell’ambito della formazione superiore e della ricerca scientifica, si punta a rafforzare la partecipazione congiunta dei ricercatori italiani e libici alle call internazionali di finanziamento promosse nell’ambito di programmi e iniziative multilaterali e a migliorare la cooperazione tra gli enti di ricerca e le Università dei due Paesi all’interno del contesto del Dialogo 5+5, oltre a promuovere opportunità di collaborazione attraverso l’Unione per il Mediterraneo.
Per quanto concerne la dichiarazione di intenti tra il ministero della Salute italiano e quello libico in materia di collaborazione nel campo della salute e delle scienze mediche, nell’ambito della comune determinazione a rafforzare gli storici legami di amicizia e cooperazione tra Libia ed Italia, i firmatari confermano anche l’obiettivo di riprendere e consolidare un percorso comune di collaborazione tecnico-scientifica in tema di salute, scienze mediche e ricerca sanitaria, già oggetto di specifiche intese bilaterali. sempre a quanto si apprende – continuerà a favorire missioni chirurgiche e terapeutiche analoghe a quelle svolte negli ultimi anni in Libia da personale di centri specializzati italiani, di comune accordo con le competenti Autorità libiche e, compatibilmente con l’evoluzione del quadro di sicurezza, tali attività potranno essere progressivamente espanse ed indirizzate in misure crescente alla formazione ed all’aggiornamento tecnico-professionale del personale sanitario libico, in modo da incrementare l’efficienza e l’autonomia del sistema sanitario nazionale della Libia.
Più in generale, i firmatari si impegnano a concordare a breve le modalità più idonee a consentire l’accesso del personale sanitario libico ad attività di formazione in Italia, che potranno essere previste anche a favore dei quadri dirigenti del sistema sanitario nazionale e delle maggiori strutture di cura e riabilitazione. Analogamente, si concorda di avviare un’attività di scambio di informazioni, visite e, ove necessario, trasferimento di buone prassi utili a favorire lo sviluppo del sistema sanitario libico, anche alla luce delle forme di collaborazione pubblico-privato in campo sanitario esistenti in Italia. A proposito della dichiarazione di intenti tra il Dipartimento per lo Sport e il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei ministri e i ministeri dello Sport e della Gioventù libici, ci si propone di promuovere lo sviluppo dello sport di base e delle politiche giovanili nei rispettivi Stati, con particolare attenzione all’inclusione sociale, all’empowerment dei giovani e alla lotta contro la discriminazione e promuovere lo sport come strumento di prevenzione per migliorare il benessere psicofisico e la qualità di vita, in particolar modo tra le giovani generazioni. Altro obiettivo, quello di facilitare lo scambio di esperienze e buone prassi nel campo dello sport attraverso programmi di formazione, visite di studio e seminari, volti a migliorare le competenze di operatori sportivi, tecnici e atleti, implementare progetti per la realizzazione e la riqualificazione delle infrastrutture sportive di base nelle comunità locali libiche, con particolare attenzione alle aree rurali e decentrate al fine di garantire il diritto allo sport alle diverse fasce della popolazione, organizzare eventi sportivi congiunti, come tornei giovanili e festival culturali, per promuovere lo scambio culturale e la comprensione reciproca tra i giovani di entrambi i Paesi. Si conviene anche di sviluppare programmi di volontariato e di servizio civile nel campo dello sport e delle politiche giovanili, per coinvolgere attivamente i giovani nella costruzione di una società più inclusiva e solidale, attenta ai corretti stili di vita e alla sana alimentazione.