Istat: in 2023 export Sud +16,8%, crollo per Isole (-21%)


Roma, 12 mar. – Nel 2023, l’aumento delle esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Campania e Toscana e di autoveicoli da Piemonte e Campania fornisce un impulso positivo (per 1,5 punti percentuali) alle vendite nazionali sui mercati esteri; un ulteriore contributo positivo di un punto percentuale deriva dalle maggiori vendite di macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) da Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Toscana. All’opposto, la contrazione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Sardegna (per 0,8 punti percentuali) e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Marche e Lazio (per 0,7 punti percentuali) contribuisce a frenare l’export nazionale.
Nell’intero anno, i contributi positivi maggiori all’export nazionale derivano dall’aumento delle vendite delle Marche verso la Cina (+390,8%), della Campania verso Svizzera (+99,6%) e Stati Uniti (+53,4%), della Toscana verso gli Stati Uniti (+24,1%) e del Piemonte verso Francia (+15,2%), Germania (+9,3%) e paesi OPEC (+39,4%); quelli negativi più ampi dalle minori esportazioni della Toscana verso la Svizzera           (-38,0%), delle Marche verso Belgio (-64,0%), Germania (-39,0%) e Stati Uniti (-33,2%), della Lombardia verso la Germania (-8,4%) e del Lazio verso il Belgio (-23,4%).
Nel 2023, le province che contribuiscono in misura maggiore a sostenere le vendite sui mercati esteri sono Napoli, Torino, Siena e Milano. Siracusa, Ascoli Piceno, Cagliari e Roma contribuiscono alla contrazione dell’export.