Israele riparte e prepara nuove aperture per i vaccinati


AGI – Israele compie un altro passo verso la de-escalation con la riapertura di gran parte delle attività soprattutto per i possessori di ‘Green Pass’, il certificato di doppia vaccinazione che consente l’accesso a determinati spazi solo a chi è vaccinato o è guarito dal Covid.

Hanno riaperto negozi e botteghe, i mercati all’aperto, i centri commerciali, le biblioteche e i musei, pur con regole di prevenzione ferree e con l’obbligo di indossare la mascherina e rispettare le norme di distanziamento.

Gli studenti del quinto e del sesto anno della scuola elementare e degli ultimi due anni della scuole medie possono tornare in aula nelle zone a basso tasso di contagio, seguendo gli alunni più piccoli dei primi anni di scuola primaria primi anni di scuola primaria, rientrati da più di una settimana.

Consentita anche la riapertura di palestre, piscine, hotel e spazi per eventi sportivi o culturali – come i teatri – ma vi potranno accedere solo i cittadini che hanno già ricevuto due dosi di vaccino o sono guariti e che possono quindi esibire il ‘Green Pass’, un documento digitale valido sei mesi che identifica i loro dati con un codice QR Code.

Per ottenerlo basta scaricare una app lanciata in settimana dal ministero della Salute che pero’ oggi è già andata in tilt. Le autorità hanno definito questo passaggio come “il primo stadio del ritorno a una vita normale”.

La revoca delle restrizioni fa parte della seconda fase degli allentamenti che Israele ha avviato il 7 febbraio, al termine di un nuovo lockdown nazionale di sei settimane. La terza fase dovrebbe prendere il via il 7 marzo, quando è prevista la riapertura di bar o ristoranti e il ritorno a scuola degli studenti degli altri studenti.

Israele vanta finora la migliore campagna di vaccinazione al mondo: oltre il 49% della popolazione ha ricevuto almeno una dose del vaccino Pfizer e quasi 2,9 milioni di abitanti hanno già ricevuto la seconda.

Il tasso di infezione è diminuito nelle ultime settimane e, secondo i dati di ieri, i decessi legati al coronavirus si sono ridotti del 98,9% tra coloro che hanno ricevuto la seconda dose del vaccino.

L’obiettivo del governo è l’immunizzazione della maggioranza della popolazione alla fine di marzo, quando nel Paese si terranno le elezioni generali. Dall’inizio della pandemia, Israele (9,2 milioni di abitanti) ha registrato quasi 750.000 contagi e 5.526 morti. 

Zec/All

Source: Agi Estero