Un’importante regista iraniana e sua figlia, un’attrice, sono state incriminate nel loro Paese per essere apparse in pubblico senza indossare il velo obbligatorio nella Repubblica islamica. Lo ha annunciato l’agenzia della magistratura, Mizan Online.
“Il pubblico ministero di Teheran ha accusato la regista Rakhshan Banietemad e sua figlia, l’attrice Baran Kowsari, di essersi tolte l’hijab in un luogo pubblico”, ha riferito Mizan Online.
Dalla Rivoluzione islamica del 1979, in Iran è obbligatorio indossare il velo per tutte le donne, anche straniere, che devono nascondere i capelli nei luoghi pubblici.
All’età di 70 anni, Banietemad ha vinto numerosi premi al festival Fajr di Teheran, l’evento cinematografico più importante del paese, e nel 2014 si è aggiudicata anche il premio come miglior sceneggiatura al Festival di Venezia per il film ‘Tales’. Sua figlia Baran, famosa attrice 38enne, ha vinto il premio come migliore attrice nel 2015 sempre al Fajr.
Martedì, le foto delle due artiste in posa a capo scoperto durante un evento cinematografico a Teheran sono diventate virali sui social media. Sono sempre più numerose le donne che appaiono senza velo in pubblico in Iran, in particolare dopo il movimento di protesta innescato dalla morte in detenzione nel settembre 2022 di Mahsa Amini, una giovane curda iraniana arrestata per aver violato il rigido codice di abbigliamento. (AGI)