Intesa: First, più filiali in smart working e settimana corta


“Il riconoscimento del diritto di accesso al lavoro agile, ottenuto per via contrattuale a favore di una più estesa categoria di lavoratrici e lavoratori, è un ulteriore passo in avanti, che dimostra la bontà del lavoro delle parti sociali”, afferma Domenico Iodice, segretario nazionale First Cisl. E sottolinea: “È la migliore prova del significato pratico del primato della contrattazione collettiva. Clima e benessere organizzativo si perseguono con gli strumenti negoziali, e le parti sociali, nel nostro settore, dimostrano di essere attrezzate ad affrontare le sfide dei tempi”.
“Come dichiarato anche ieri nel corso dell’audizione alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, siamo orgogliosi del lavoro fatto nel gruppo Intesa Sanpaolo, che ha permesso di ricercare e trovare nuovi strumenti di flessibilità per le colleghe e i colleghi – ha dichiarato Fedele Trotta, segretario responsabile First Cisl del gruppo Isp – e con l’accordo di oggi incrementiamo notevolmente il numero di filiali nelle quali i nuovi strumenti saranno fruibili. Importante, infine, la volontà congiunta di aumentare ancora, in futuro, le nuove flessibilità nella rete”.
First Cisl e gli altri sindacati del credito hanno firmato con il gruppo Intesa Sanpaolo un accordo che estende la sperimentazione sullo smart working già avviata con l’accordo siglato un anno fa. In particolare – spiega il sindacato in una nota – sarà garantito il diritto a un giorno di smart working al personale di altre 329 filiali. Per 70 di queste si parte già da luglio. Verrà inoltre allargato anche il perimetro delle filiali nelle quali lavoratrici e lavoratori potranno lavorare con l’orario 4×9: si tratta di ulteriori 230 filiali circa, con organico oltre le 20 unità, a partire da luglio. A partire dal prossimo autunno si sperimenterà la stessa opzione in alcune filiali di dimensioni più ridotte (con organico da 8 a 19 unità), senza prevedere alcun giorno di chiusura al pubblico. (AGI)