Industria: Urso, mantenere competitività Ue nei settori chiave


Durante il tavolo Ast-Arvedi di Terni il ministro Urso ha colto anche l’occasione per illustrare alle organizzazioni sindacali il non paper presentato il 27 alla Commissione europea. “Siamo ancora una volta in prima linea per cambiare la politica industriale europea a tutela della produzione e del lavoro nel nostro continente”, avrebbe affermato, secondo quanto si apprende, il ministro. Il 27 dicembre l’Italia, con Austria, Bulgaria e Polonia, ha presentato alle istituzioni europee il non-paper relativo alla revisione del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (Cbam), che prevede la tassazione delle importazioni da Paesi extra-Ue con regolamentazioni climatiche meno rigorose, calcolata in base alla quantità di CO2 incorporata o emessa per la produzione dei beni. Il documento, promosso dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, di intesa con il ministro dell’Ambiente e dell’Enegia, Gilberto Pichetto, propone alla Commissione europea di anticipare al 2025 le clausole di revisione già previste, al fine di migliorare il CBAM prima della sua entrata in vigore a regime nel 2026. Il CBAM, infatti, istituito il 1° ottobre 2023 dal Regolamento (UE) 2023/956, è attualmente in fase “transitoria” che terminerà il 31 dicembre 2025. Obiettivo del documento è mantenere competitiva l’Europa nei settori produttivi chiave, sostenere il percorso delle industrie energivore verso la transizione green, raggiungere l’autonomia strategica del Continente e fermare la delocalizzazione delle industrie. Questo non paper si associa a quello sull’automotive e sarà oggetto dei colloqui del ministro Urso con i commissari europei il 21 gennaio a Strasburgo. (AGI)