Il comparto calzaturiero italiano chiude il 2024 con una flessione dell’export (-8,4% in valore) e del fatturato, che si attesta a 13,21 miliardi di euro (-9,4%, quasi 1,4 miliardi in meno rispetto al 2023). Oltre alla produzione, che subisce un rallentamento attestandosi a 124,1 milioni di paia (-16,1%), calano gli addetti (-3,8%) e le imprese (-5,5%). Questa la fotografia del settore, scattata dal Centro Studi di Confindustria Accessori Moda per Assocalzaturifici, presentata in occasione di Micam, la più importante fiera del comparto in programma dal 23 al 25 febbraio 2025 a Fiera Milano Rho. “L’anno da poco concluso è stato caratterizzato sin dall’inizio dalla contrazione degli ordinativi che, in un clima di incertezza, imputabile a cause esogene tra cui tensioni geopolitiche, nuovo aumento dei costi energetici e rallentamento di importanti economie, ha colpito significativamente anche il lusso – commenta Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici e Micam – con ripercussioni sulle lavorazioni per le multinazionali del fashion che producono in Italia, traino della risalita dopo l’emergenza pandemica. Auspico che entro l’anno in corso si possa concretizzare una ripartenza per le aziende calzaturiere, che rappresentano uno dei settori cruciali per il Made in Italy”, conclude. (AGI)