India: ondata di arresti nel Manipur in preda a violenze etniche


Almeno 33 persone sono state arrestate nello Stato indiano nordorientale del Manipur dopo diversi giorni di violenze interetniche. “Sulla scia delle violente proteste degli ultimi giorni, la polizia del Manipur ha arrestato 33 persone e sette minorenni”, hanno dichiarato i vertici della polizia, invitando la popolazione a “cooperare con le forze dell’ordine per mantenere la pace”.
Due giorni fa, per tentare di arginare violenze e caos, le autorità hanno ordinato l’interruzione di internet e imposto il coprifuoco, ma centinaia di manifestanti di etnia Metei hanno subito sfidato la legge e marciato per le strade di Imphal, la capitale dello Stato. Al governo del Manipur chiedono misure immediate per proteggere il popolo Metei.
A scontrarsi in questa regione al confine con la Birmania, teatro di ripetuti disordini, è la comunità Meitei, a maggioranza indù, e quella Kuki, a maggioranza cristiana. Le due popolazioni, che hanno formato milizie armate ed eretto barricate per impedire ai rivali di accedere alle aree sotto il loro controllo, si contendono il controllo della terra e dei posti di lavoro pubblici.
Secondo una valutazione molto parziale delle autorità, almeno 200 persone sono state uccise nelle violenze da marzo 2023. Nell’ultimo mese, il conflitto è stato riacceso da una serie di attacchi di droni e razzi in cui almeno 11 persone sono morte. (AGI)