Indagini procura Milano anche su appalti Vaticano e Dis


Un ambito sul quale gli imprenditori Fabbro avrebbero voluto infilarsi ma nel quale non sono riusciti a ‘sfondare’ è quello del Vaticano. E’ un risvolto dell’inchiesta del pm Paolo Storari che ha portato all’arresto del generale dei carabinieri Liporace e dell’imprenditore De Vellis. Angelo Guarracino, amministratore di fatto di una società, si sarebbe fatto “consegnare” da William e Massimiliano Fabbro un totale di oltre 200mila euro come “prezzo della propria mediazione illecita verso Gennaro Esposito, segretario del Cardinale Francesco Coccopalmerio, e verso Padre Alfonso De Ruvo”. Una mediazione “necessaria”, spiega il gip, per la “promessa di far ottenere”, attraverso le “relazioni” che Guarracino aveva, alle “società del Gruppo Fabbro appalti all’interno del Vaticano e un appalto gestito dall’Ordine dei Frati Francescani dell’Atonement, promessa di fatto non concretizzatasi”. De Vellis, inoltre, “sfruttando o vantando una relazione esistente o asserita con un pubblico ufficiale allo stato non identificato ma appartenente al Dis (Dipartimento informazioni e sicurezza), si faceva consegnare indebitamente” dai due quasi 165mila euro, attraverso un sistema di false fatture. Una “mediazione” utile a far sì che le società dei Fabbro “fossero invitate a presentare offerte per aggiudicarsi commesse indette dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri”. Non solo “sono state effettivamente invitate” ma in un caso avrebbero “ottenuto un appalto triennale” nel 2020 da oltre 15 milioni di euro per il “servizio ristorazione” presso sedi “della Presidenza del Consiglio”. (AGI)