Incidenti lavoro: su trattori 82 morti e 133 feriti in 6 mesi


Roma, 8 set. – Nei primi sei mesi di quest’anno, nei campi o nelle strade adiacenti, gli incidenti gravi che hanno coinvolto trattori agricoli sono stati 182, il 4,2% in meno rispetto allo stesso periodo del 2022, con 82 morti (-4,6%) e 133 feriti (+9,9%). Dal 2013 al 2022 gli incidenti gravi che hanno coinvolto trattori sono stati 3.814 con 1.682 morti e 2.585 feriti. Ad aggiornare il drammatico bilancio – dopo il decesso di un 70enne schiacciato dal trattore che stava manovrando in provincia di Varese – è lo speciale Osservatorio Asaps sulle cosiddette “morti verdi”.
Tra gennaio e giugno, gli incidenti avvenuti sulle strade (interpoderali, comunali e provinciali in particolare) sono stati 58 (31,9%), mentre quelli avvenuti in campi, boschi e frutteti sono stati 124 (68,1%).
In 64 casi (35,2%) il conducente del mezzo agricolo era un anziano sopra i 65 anni. Fra gli 82 morti si contano 74  vittime fra i conducenti dei trattori (90,2%), 7 i terzi coinvolti a terra o conducenti o occupanti di altri veicoli (8,5%) e una la vittima trasportata sul trattore (1,2%).

Fra i 133 feriti, i conducenti di trattori sono 75 (56,4%), 11 i trasportati (8,3%) e 47 i terzi coinvolti (35,3%). Sei le donne coinvolte, mentre nello stesso periodo del  2022 erano state 4. Nei 182 incidenti di quest’anno si contano purtroppo anche 3 bambini morti e 4 feriti (nello stesso periodo dell’anno scorso i bambini morti erano stati 2 e i feriti 3).
Al primo posto come numero di incidenti figura la Toscana con 18: a seguire Lombardia (17), Campania (16), Piemonte (15), Sicilia, Calabria e Veneto (11), Emilia-Romagna e Lazio (10), Abruzzo e Puglia (9), Trentino Alto Adige (8), Sardegna e Marche (7).
Nell’intero 2022 gli incidenti erano stati 342, il 4,2% in meno rispetto all’anno precedente; 159 morti (-4,2%) e 234 i feriti (-4,9%).
“Vanno ricercati i motivi di questo assurdo tragico risultato – sottolinea l’Associazione amici e sostenitori polizia stradale – che pesa enormemente sulla nostra agricoltura; e vanno accelerate le previste misure di protezione per abbassare ancora il trend, con strumenti di sicurezza attivabili e utilizzati sui mezzi, oltre ad una sempre più necessaria formazione dei conducenti”. (AGI)