AGI – Decine di persone sono morte all’alba per una esplosione che ha causato un vasto incendio nell’unità di terapia intensiva per malati di Covid dell’ospedale Ibn al-Khatib, a sud-est di Baghdad.
Lo ha riferito una fonte del ministero dell’Interno iracheno, qualificandosi come tenente colonnello e spiegando che le vittime sono 60, mentre non è stato fornito ancora un bilancio ufficiale della tragedia, causata dall’esplosione di bombole d’ossigeno nella struttura che ha 120 posti letto ed è interamente dedicata ai malati di Covid.
Morti per soffocamento
Secondo la fonte le vittime sono morte “soffocate”. Un bilancio diverso è stato fornito da fonti mediche e di sicurezza, secondo cui le vittime sono almeno 23 e i feriti una cinquantina. Per la Protezione civile le fiamme si sono diffuse rapidamente a causa della “mancanza di un sistema di protezione antincendio e i controsoffitti costruiti con materiali facilmente infiammabili”. Le fiamme si sono diffuse su più piani, ha spiegato un fonte medica, mentre nella struttura c’erano anche diversi parenti dei pazienti.
“La maggior parte delle persone è morta perché quando i soccorritori hanno cercato di spostarle per metterle al sicuro sono stati staccati i ventilatori. Altre sono state soffocate dal fumo”, ha spiegato una fonte della Protezione civile.
In salvo 90 persone
La fonte ha assicurato che “sono state salvate 90 persone su un totale di 120 pazienti e i loro parenti“, ma non ha potuto fornire un numero esatto dei morti e dei feriti. In una dichiarazione rilasciata diverse ore dopo l’incidente, il ministero della Salute ha assicurato che sono state “salvate oltre 200 persone”.
Source: agi