Riadattati e diretti da Salvatore Guglielmino, saranno tre gli spettacoli a partire dal 2 agosto a Catania e Noto, nell’ambito della rassegna “Bellezza Belcanto Bellini”, alla ricerca dell’amore perduto per la ninfa Euridice
Fonte: Ufficio Stampa
L’applaudito Teatro Classico interpretato, riadattato e diretto da Salvatore Guglielmino dopo il successo delle precedenti stagioni ritorna in scena con tre spettacoli dedicati al mito di Orfeo. Tre rappresentazioni totalmente diverse per contenuti e allestimento. “Orfeo, sulla sponda del fiume Nero” in scena il 2 agosto, a Catania, al Cortile Platamone, per il Teatro Massimo Bellini nell’ambito della rassegna “Bellezza Belcanto Bellini”, che racconterà il viaggio introspettivo del cantore nell’Ade alla ricerca dell’amore perduto per la ninfa Euridice. “Orfeo”, il 6 Agosto, a Noto sulla scalinata del Duomo, per una produzione Mitoff, opera ispirata ai poemi di Ovidio, Poliziano e Virgilio. “Dall’Orfeo all’Orlando”, pagina di teatro di narrazione in scena il 2 settembre, a Catania, al Cortile Platamone per il Catania Summerfest.
“Saranno delle rappresentazioni particolari e diverse dal solito costruite sulla personalità del cantore greco – dichiara Salvatore Guglielmino da sempre affascinato dalla cultura del mondo classico in cui rivede la modernità dei nostri giorni – per un’analisi attenta della storia del poeta e musico innamorato follemente della ninfa Euridice, che non si limiterà a raccontare l’intreccio amoroso con la discesa agli inferi che tutti conosciamo ma approfondirà attraverso le anime dei protagonisti i sentimenti d’amore e morte amalgamati perfettamente tra loro, per raccontare il presente rivedendo un passato su cui nei secoli si è basata la nostra società”.
Catania e Noto i palcoscenici delle attese ed esclusive rappresentazioni.
“I miei compagni di palcoscenico che si alterneranno nelle diverse messe in scena, saranno Laura Sfilio, Marta Limoli, Francesca Pulvirenti e Franco Colaiemma – continua Guglielmino autore anche delle musiche arrangiate da Giuseppe Romeo per pianoforte e quartetto d’archi – lo spettatore potrà riflettere come la traccia millenaria dei miti possa essere una possibile soluzione per i tanti problemi che attanagliano l’animo umano”.