Roma, 16 maggio 2016 – Ieri, un imprenditore della provincia di Catania ha reagito drasticamente alla crisi economica che sta vessando l’intera imprenditoria italiana.
“Esprimo il mio cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’imprenditore, ma allo stesso tempo tanta rabbia perché con il suicidio i problemi rimangono.” – commenta Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.
Imprenditore di segnaletica stradale, con commesse soprattutto da parte di enti statali che da sempre mirano ad affidare gli appalti al massimo ribasso e con ritardi spesso nei pagamenti che mettono in crisi le imprese. La dilazione porta, se non si hanno abbastanza risorse personali, a ritardare i pagamenti di imposte e contributi previdenziali che a loro volta non permettono di ottenere il DURC necessario per il pagamento delle fatture.
“Il classico caso del cane che si morde la coda” – commenta amareggiato un collega dell’imprenditore.
L’imprenditoria italiana è in bilico, vessata da banche, fisco e dalla criminalità che prende il sopravvento.
“Faccio appello a tutte le forze politiche, giudiziarie ed economiche affinché accolgano le nostre proposte e segnalazioni per evitare che la linfa dell’Italia smetta di scorrere. Le imprese, e le famiglie che sono dietro di esse, non possono essere lasciate sole, Confedercontribuenti c’è” – conclude Finocchiaro.