AGI – “Credo che già domani, o comunque rapidamente, il Governo interverrà nuovamente cercando di prevedere o di replicare anche per il secondo trimestre le misure che abbiamo già adottato a gennaio”. Lo ha detto oggi il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, rispondendo al question time al Senato.
La strigliata di questa sera del premier Draghi ai capidelegazione delle forze di maggioranza non dovrebbe portare a un rinvio del Cdm, perchè – riferisce un ministro – Draghi era irritato per l’iter parlamentare del milleproroghe non sul tema dell’energia.
Il decreto legge potrebbe contenere un intervento a due strade: da una parte una spinta alla produzione nazionale di gas, dall’altra un’ulteriore accelerazione sulle rinnovabili.
L’Autorità per l’Energia ha messo nero su bianco il continuo rincaro dei prezzi: “Pur con gli interventi straordinari da parte del Governo, nel primo trimestre 2022 sul primo trimestre 2021 si è registrato un aumento del 131% per il cliente domestico tipo di energia elettrica (da 20,06 a 46,03 centesimi di euro/kWh, tasse incluse) e del 94% per quello del gas naturale (da 70,66 a 137,32 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse)”, afferma Stefano Besseghini, Presidente dell’Autorithy.
Giorgetti è consapevole della necessità di trovare le risorse: “È evidente, che l’ammontare degli aumenti richiederebbe disponibiltà finanziarie ben oltre quelle previste dal bilancio. Molto faticosamente al Mef stanno cercando di costruire una dote finanziaria significativa ma a bilancio invariato è difficile dare una risposta compiuta e definitiva al fenomeno”.
Sul tavolo del Cdm ci potrebbe essere anche una spinta alla produzione nazionale di gas da consegnare poi alle imprese gasivore a prezzi calmierati.
Operazione comunque non facilissima da concludere vista la difficoltà tecnica nel potenziamento dei pozzi nel breve termine.
Un altro capitolo del provvedimento riguarderà poi le rinnovabili. Il Mite spinge per ulteriori semplificazioni sia per le installazioni private, sia per quanto riguarda gli impianti della Pa.
C’è poi la voce oneri di sistema e Iva. Il Governo è già intervenuto più volte sterilizzando gli oneri di sistema, misura in vigore al momento fino alla fine del primo trimestre dell’anno e con la riduzione al 5% dell’Iva relativa alla somministrazione del gas. Un intervento simile potrebbe essere riproposto.
Source: agi