Debole crescita per il sistema produttivo del Piemonte nel periodo aprile-giugno. A dirlo è la rilevazione di Unioncamere che ha analizzato la nascita e la mortalità delle imprese piemontesi. Dall’analisi dei dati emerge come nel secondo trimestre dell’anno siano nate in Piemonte 5.499 imprese, 229 aziende in meno rispetto al II trimestre 2023. Le cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio) si sono attestate a 3.963 contro le 3.950 del II trimestre 2023. Il saldo è risultato positivo per 1.536 unità. Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine giugno 2024 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta quindi a 421.543 realtà imprenditoriali. “Il tasso di crescita delle imprese piemontese nel secondo trimestre del 2024 – spiega Gian Paolo Coscia, presidente Unioncamere Piemonte – è di poco inferiore rispetto a un anno fa. Il lavoro che continua ad attendere le istituzioni regionali, tra cui le Camere di commercio, è di offrire agli imprenditori un territorio attrattivo, dove il ‘fare impresa’ venga sostenuto e incentivato con politiche di semplificazione e di aiuto al credito”. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita lievemente positivo, pari al +0,37%, dato più debole sia rispetto a quanto registrato a livello nazionale (+0,50%) nel trimestre in esame, sia nei confronti del risultato piemontese del II trimestre 2023 (+0,42%) e del II trim 2022 (+0,41%). Tra le forme giuridiche, il segmento più dinamico del tessuto imprenditoriale piemontese continua a essere quello delle società di capitale, che evidenziano un tasso di crescita del +0,95% e raggiungono un peso pari al 21,8% del totale delle aziende con sede legale in Piemonte. Le società di persone, che incidono per il 20,3% sul totale, mostrano una sostanziale stabilità, segnando un tasso di poco inferiore allo zero (-0,12%). Il risultato evidenziato dalle ditte individuali, che rappresentano il 55,8% delle aziende, appare positivo (+0,33%), mentre risulta quasi nullo quello delle altre forme (+0,02%). Nel trimestre aprile-giugno 2024 il risultato migliore è stato espresso dal comparto degli altri servizi (+0,70%) e da quello delle costruzioni (+0,62%) che, insieme al turismo (+0,61%), hanno segnato tassi di crescita superiori a quello medio regionale. Uno sviluppo di debole entità ha caratterizzato le imprese dell’industria in senso stretto (+0,13%), mentre orientato alla stabilità è apparso l’andamento del tessuto imprenditoriale agricolo (-0,08%) e del commercio (+0,08%). (AGI)