Imprese e partite IVA: tutte le novità del bilancio 2021


di redazione

Il testo definitivo della legge di bilancio dovrà essere approvato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale per  entro e non oltre il 31 dicembre per  entrare in vigore dal 1° gennaio 2021 (entrerebbe in vigore, in caso contrario, l’esercizio provvisorio, ipotesi impensabile nelle attuali condizioni del Paese).

La Camera ha già approvato il bilancio, che delinea una manovra complessiva da 38 miliardi di euro e passa ora al Senato, i tempi più che stretti rendono il ricorso al voto di fiducia anche nell’aula di Palazzo Madama pressoché inevitabile. Sono dunque da escludere nuovi emendamenti da parte del Senato.

La manovra, come confermato dal ministro Gualtieri, non comprenderà la struttura di missione per il coordinamento del Recovery plan. Gli ultimi emendamenti apportati, con accordo bypartisan, dalla Commissione bilancio della Camera, permettono invece di mantenere l’esonero dell’Iva su vaccini e tamponi e assicurano interventi normativi a tutela degli esodati.

Ci soffermiamo oggi, in particolare, sulle importanti novità della legge di bilancio 2021 riguardanti i titolari di partite IVA e le imprese, l’Iscro, la cassa integrazione per gli autonomi e le Partite Iva, e l’anno bianco contributivo, l’addio all’esterometro e la semplificazione della Nuova Sabatini. Misure che sembrano muoversi sulla strada della semplificazione che, secondo le intenzioni del governo, dovrebbe portare alle dichiarazioni IVA precompilate.

Il presidente del Consiglio, Conte, e il ministro dell’economia, Gualtieri, hanno promesso alle partite IVA una semplificazione fiscale rivoluzionaria nei prossimi anni, per mezzo di una riforma fiscale graduale che si pone, appunto, come obiettivo l’introduzione della dichiarazione precompilata anche per le imprese e per i lavoratori autonomi.

La legge di Bilancio 2021 introduce pure il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie effettuate nei confronti delle persone fisiche, i dati relativi alle quali continueranno ad essere trasmessi all’Agenzia delle Entrate dal sistema TS (Tessara Sanitaria).

Nel bilancio viene istituto un fondo ristori da 4 miliardi di euro per il 2021 per consentire il tempestivo adeguamento degli interventi di sostegno alle attività economiche colpite dalla pandemia. Vi sono previste anche diverse forme di sostegno all’occupazione, come gli sgravi per per le imprese del Mezzogiorno, l’assunzione di giovani under 35 e per le donne disoccupate.

Tra le misure a sostegno delle imprese colpite dalla crisi dall’emergenza sanitaria si segnalano l’introduzione di 12 settimane di cassa integrazione Covid  e il blocco dei licenziamenti fino al 31 marzo 2021.

CIG PER GLI AUTONOMI E ANNO BIANCO CONTRIBUTIVO

Un importante emendamento alla manovra ha determinato l’Introduzione in via sperimentale della cassa integrazione guadagni (cig) ai lavoratori autonomi o Iscro (Indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa).

La cig autonomi entrerà in vigore per tre anni, a partire dal 2021, contemporaneamente all’anno bianco contributivo che prevede, accogliendo anche la pressante richiesta sostenuta da Confedercontribuenti, l’esonero dal pagamento dei contributi per un anno intero per le Partite Iva fino a 50 mila euro e con una perdita di fatturato di almeno il 33% sul 2019 causa Covid-19.

PROROGA DEI PRESTITI GARANTITI

In materia di credito alle imprese la novità più importante nella legge di bilancio 2021 è la proroga per altri sei mesi, dal 31 dicembre di quest’anno al 30 giugno 2021, dei prestiti garantiti da SACE e dal Fondo PMI, istituiti dal decreto Liquidità Imprese dello scorso mese di aprile.

Al fine di semplificare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese (PMI) e incentivarne gli investimenti, nella manovra è prevista anche la semplificazione della cosiddetta “Nuova Sabatini”, la misura che riguarda i beni strumentali delle imprese, che consiste nella copertura, da parte del MISE (ministero dello sviluppo economico) degli interessi sui finanziamenti agevolati destinati all’acquisto o all’acquisizione in leasing di impianti, beni strumentali, attrezzature, macchinari ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.

Dal 1° gennaio viene introdotta l’erogazione in un’unica soluzione del contributo statale per i finanziamenti fissato in sei quote, estendendola anche ai prestiti superiori ai 200 mila euro.

La legge di bilancio 2021 comprende inoltre la proroga per ulteriori sei mesi, al 31 giugno 2021, della moratoria PMI per mutui e prestiti, così come viene estesa al prossimo anno lagevolazione per la quotazione in Borsa per le PMI che era stata introdotta nel 2019, riguardante il credito d’imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione. Ed inoltre sono previsti: il rifinanziamento del fondo PMI; incentivi alle aggregazioni aziendali; il credito d’imposta per investimenti nel quadro di Industria 4.0; credito d’imposta per investimenti al Sud.

ADDIO ALL’ESTEROMETRO

A partire dal 2022 andrà in pensione l’esterometro, il meccanismo introdotto nel 2019 con l’obbligo della fatturazione elettronica, sostituendo, per le operazioni con i soggetti esteri, il precedente “ spesometro”.

L’esterometro serve per comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati delle operazioni transfrontaliere, cessione di beni e prestazioni di servizi, cioè delle fatture ricevute da soggetti esteri ed emesse nei loro confronti per i quali non è stata emessa e ricevuta fattura elettronica tramite il Sistema di Interscambio (SdI).

Dal 1° gennaio 2022 si cambia: i titolari di partita IVA dovranno trasmettere i dati delle fatture estere non più con l’esterometro ma direttamente tramite il Sistema di Interscambio.

Per le operazioni da e verso l’estero, a partire dal 2022 sono previste la trasmissione telematica dei dati delle operazioni verso l’estero da effettuare entro il termine di 12 giorni dall’emissione delle fatture e la dichiarazione delle operazioni ricevute da soggetti esteri da trasmettere entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello di ricevimento del documento attestante l’operazione.

Si tratta di un primo passo verso la precompilata IVA perché i termini per l’invio al SdI dei dati delle fatture estere vengono allineati  a quelli delle annotazioni sui documenti contabili e fiscali. L’avvio della dichiarazione IVA precompilata è previsto per il 1° luglio 2021.

Con la legge di bilancio 2021 cambiano anche le sanzioni per errata od omessa comunicazione. Per le operazioni effettuate a partire dal 1° gennaio 2022, si applica la sanzione amministrativa di 2 euro per ciascuna fattura, entro il limite massimo di 400 euro al mese. La sanzione è ridotta alla metà, entro il limite massimo di 200 euro mensili, laddove la trasmissione venga effettuata entro i quindici giorni successivi alle scadenze stabilite, oppure se, entro lo stesso  termine, venga effettuata la trasmissione corretta dei dati.