Imprese: addio amaro di Benetton, “sono stato tradito”


“Mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola. Qualche mese fa ho capito che c’era qualche cosa che non andava. Che la fotografia del gruppo che ci ripetevano nei consigli di amministrazione i vertici manageriali non era reale”. A parlare è Luciano Benetton, fondatore del gruppo di abbigliamento, intervistato dal Corriere della Sera.
L’imprenditore aggiunge: “Per fortuna avevamo deciso di ritirare da tempo dalla Borsa la Benetton. E quindi i rischi imprenditoriali erano e sono tutti in capo alla famiglia. Ma ancora una volta per la mia storia, per quello che significa la società, per i dipendenti, le famiglie, i tanti che entrano fiduciosi nei negozi dalla Moldavia a Parigi da Nuova Delhi a Los Angeles, prima di lasciare il gruppo intendo spiegare con la trasparenza che mi caratterizza cosa è successo senza per questo sottrarmi alle mie responsabilità”.
Benetton rivela al Corriere che circa un anno fa si è accorto “che i numeri non tornano”. In un cda ha manifestato “la grande preoccupazione per un andamento economico che non quadra assolutamente”. Poi l’imprenditore racconta che alla fine dello scorso anno “scoppia la bomba, di questo si tratta. Presentano d’improvviso un buco di bilancio drammatico, uno shock che ci lascia senza fiato”. Interpellato sulla cifra ammette: “Saremo attorno ai 100 milioni. Comunque tutto quello che è emerso e sta emergendo da settembre 2023 è una vergogna”. (AGI)