Tra le novità principali introdotte dal decreto Semplificazioni la modifica dei flussi di ingresso e le conversioni dei permessi di soggiorno da studio a lavoro e da lavoro stagionale a lavoro subordinato delle cittadine e dei cittadini stranieri
di redazione
Il 22 giugno è entrato in vigore Decreto Semplificazioni. Tra le novità principali, che riguardano il mondo dell’immigrazione, sono stati modificati i flussi di ingresso e le conversioni dei permessi di soggiorno da studio a lavoro e da lavoro stagionale a lavoro subordinato delle cittadine e dei cittadini stranieri.
Tra le novità anche il rilascio del nulla osta entro trenta giorni, a fronte dei mesi che ci volevano prima per il disbrigo delle pratiche, attraverso un nulla osta “provvisorio”, senza attendere i pareri di Ispettorato Territoriale del Lavoro, Questura e altre autorità coinvolte.
Con questo nulla osta preventivo, molte sono le imprese che potranno assumere immediatamente nei campi dell’edilizia, dei trasporti e nel settore turistico-alberghiero.
Procedure che nelle intenzioni del Governo dovrebbero contribuire, tra l’altro, a risolvere una delle principali criticità che le imprese stanno affrontando sulla carenza di personale e manodopera.
Rimane irrisolta la questione dei tanti studenti e studentesse straniere che hanno atteso da gennaio, tra mille criticità, l’autorizzazione a convertire il proprio permesso per studio in un titolo di soggiorno per lavoro.
Tanto lavoro per gli uffici preposti, per cui il DL prevede un rafforzamento degli Sportelli Unici per l’Immigrazione ed ore di straordinario ad libitum per i funzionari. È previsto nuovo personale
presso le Prefetture ed il Ministero degli esteri, affinché i tempi di attesa per il disbrigo delle pratiche di loro competenza per quanto riguarda l’immigrazione.
Purtroppo, con il Dl semplificazioni bis, in discussione in questi giorni alla Camera, si sono verificate delle tensioni tra i gruppi politici sul taglio alle procedure del decreto flussi. A bloccare i lavori, è stata una modifica richiesta da Fratelli d’Italia all’articolo 43 sulle procedure semplificate per la regolarizzazione degli immigrati.
Tutto rimandato sine die: dalla cessione dei bonus edilizi con la cancellazione del vincolo temporale del 1° maggio 2022, a quella chiesta a gran voce dalle imprese sull’abolizione dei vincoli comunitari del de minimis ai crediti d’imposta contro il caro energia. Dal pacchetto sul regime fiscale del Terzo settore, alla modifica al decreto che punta a introdurre una procedura semplificata di comunicazione alle imprese della fine dei controlli da parte dell’agenzia delle Entrate.
In sintesi, i nostri legislatori non ci fanno mancare nulla in tempi di crisi per contribuenti e PMI.
(Nella foto: una scuola di lingua e cultura della Comunità di Sant’Egidio)