AGI – “Il sostegno alla cultura è cruciale per la ripartenza del Paese. Il settore dei viaggi e del turismo vale il 13% del prodotto interno lordo e impiega in maniera diretta o indiretta tre milioni e mezzo di persone. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dall’Unione Europea, investiamo in queste attività quasi 7 miliardi di euro”. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, inaugura il G20 Cultura al Colosseo, sottolineando la “splendida luce” che avvolge la Città eterna.
Per Roma il premier ha buone notizie: “Interveniamo sul patrimonio culturale di Roma, da Cinecittà all’Appia Antica. Il Giubileo del 2025 deve essere occasione di rilancio profondo e duraturo per la città”.
Draghi lancia l’allarme clima: 10 siti italiani Patrimonio dell’Umanità sono a rischio per l’innalzamento del livello del mare. “La tutela del patrimonio artistico richiede anche maggiore sostenibilità ambientale. In Italia, più di dieci siti Patrimonio dell’Umanità sono in pericolo per l’innalzamento del livello del mare. Il rischio di alluvioni minaccia tra il 15 e il 20% dei beni culturali del nostro Paese”.
Per Draghi “dobbiamo agire subito, perché le generazioni di domani possano godere dei tesori che noi ammiriamo oggi. Come co-presidenza della COP26 insieme al Regno Unito, siamo impegnati a raggiungere un accordo ambizioso sulle emissioni globali. I risultati del G20 sull’Ambiente a Napoli di qualche giorno fa sono un passo nella giusta direzione – e per questo ringrazio il Ministro Cingolani. A questo sforzo multilaterale, si accompagna un’agenda domestica altrettanto coraggiosa. A Venezia, abbiamo vietato il passaggio delle grandi navi davanti alla Basilica di San Marco e nel canale della Giudecca. E abbiamo varato misure di sostegno a favore delle categorie più colpite. La transizione ambientale ha dei costi, e lo Stato deve farsi carico di accompagnare cittadini e imprese in questo percorso”.
Draghi conclude: “L’Italia è il Paese con il maggior numero di siti che l’Unesco considera Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Ne ricordo solo alcuni, su un totale di 58: il centro storico di Roma, dove ci troviamo oggi, e quello di Firenze. La Valle dei Templi e le città sepolte di Pompei ed Ercolano. Le Cinque Terre e la laguna di Venezia. Fino agli ultimi, prescelti pochi giorni fa: I cicli di affreschi del ‘300 a Padova e il suo gioiello, la Cappella degli Scrovegni. Bologna, coi suoi 62 chilometri di portici. Montecatini, inclusa tra le Grandi Città termali d’Europa. Sono luoghi che l’Italia custodisce per se stessa e per il mondo. Per chi è tornato a visitarci dopo i mesi vuoti della pandemia. Il sostegno alla cultura è cruciale per la ripartenza del Paese”.
Source: agi