"Il tempio dell’attesa" e il segreto di Siracusa nel romanzo di Gianni Bonina 


AGI – Aprite il libro e lasciatevi condurre in una sorta di magma dove trovano spazio storia, esoterismo, suspense, mistero e fede. Quello che scoprirete leggendo “Il tempio dell’attesa”, romanzo di Gianni Bonina, edizioni Bertani, vi lascerà nel dubbio che quanto rivelato possa in realtà essere vero. E se questo accade, lo scrittore ha raggiunto il suo obiettivo.

La storia incuriosisce già dalla prime pagine, la trama infatti è una calamita: un docente universitario catanese, dato per disperso nell’attentato dell’11 settembre, viene riconosciuto da un collega dodici anni dopo tra i barboni della cattedrale di Barcellona. L’uomo nasconde un mistero circa la sua scomparsa, legato soprattutto alla questione della “parusia”, il ritorno di Cristo sulla terra e la teoria degli ultimi giorni. I suoi colleghi indagano e da Barcellona vengono indirizzati a Siracusa dove scoprono l’esistenza del piu’ grande e impensabile segreto che il mondo cattolico possa immaginare, tale da minacciare la sopravvivenza della Chiesa.

Chi vuole quindi avventurarsi nei segreti del Cristianesimo e della dottrina, deve immaginare di viaggiare con il pensiero fra la Spagna e l’Italia, fra Barcellona e Siracusa appunto, vivendo sotto le guglie della Sagrada Familia, contarle e ricontarle e chiedersi il perché di quel numero. Deve interrogarsi sullo sbarco di Paolo di Tarso a Siracusa: sarà avvenuto davvero? E deve leggere cosa può esserci dietro la diatriba fra Pietro e Paolo, il pescatore e il dotto, l’uomo incaricato di fondare la Chiesa e quello da cui avrebbe avuto origine tutto il Cristianesimo.

L’opera vive nel contemporaneo, cita l’11 settembre, i due Papi che poi, nel romanzo, perché sia ben chiaro, di romanzo si tratta, altro non sarebbero nell’immaginario che Pietro e Paolo. Si va avanti pagina per pagina, fino a scoprire in Sicilia, il grande segreto che rischia di compromettere l’esistenza stessa del Cristianesimo qualora fosse rivelato.

“Quello che ho scritto è un romanzo storico-esoterico – spiega Gianni Bonina all’AGI – ambientato fra Barcellona e Siracusa che considero una delle città più belle del mondo. Un romanzo di tipo dottrinario-sapienziale che non è di facilissimo accesso ma richiede di essere preparati sulla conoscenza di certe tematiche come il protocristianesimo e quello avvenne dopo il concilio di Gerusalemme quando Pietro e Paolo litigarono”.

E da li “Da lì nacque la storia del cristianesimo – prosegue Bonina – con Paolo che decise di evangelizzare i Gentili. Paolo sarebbe sbarcato a Siracusa, dove operava Marciano, mandato da Pietro. Ma il romanzo mette in dubbio la possibilita’ che Paolo possa davvero essere sbarcato e andato in giro a predicare”.

Il libro richiama ai due Papi attualmente presenti, Ratzinger e Bergoglio, per spiegare il compimento di una ‘missione’: perché “Cristo si trovi nella pienezza dei tempi, ed essere veramente l’Alfa e l’Omega” , la Chiesa “deve recuperare da qui al 2026 il suo spirito ogirinario e diventare ecomenica”.

La grande missione, è svelata nel romanzo, “in cui collaborano, finalmente, Pietro e Paolo insieme rispondendo a un proposito di Dio per millenni inesaudito: Pietro con le armi della popolarità e Paolo con quelle della dottrina. I pesi massimi del cattolicesimo insieme per finire in tempo a concludere la missione e guarda un po’, Ratzinger e Bergoglio, il dotto e il divulgatore, vivono oggi entrambi e cooperano senza intralci”.

“Nell’immaginario romanzesco esoterico – aggiunge ancora l’autore – Bergoglio è Pietro. La Chiesa, e restiamo sempre nell’ambito del romanzo, per avere la parusia, deve prima diventare ecumenica e deve conquistare tutto i mondo”.

C’è poi il tema del Mysterium Iniquitatis, l’avvento di un anticristo che prima di soccombere a Dio, dominerà il mondo a meno che un ostacolo non lo impedisca. “Ma la Chiesta sta cedendo il passo – aggiunge Bonina – sta lasciando terreno all’Islamismo, deve quindi evangelizzare di nuovo, serve un nuovo apostolato. Ed ecco che Ratzinger è troppo dotto, troppo colto per farsi capire da tutti. Così arriva Bergoglio che è più comunicativo”.

Due papi che ci sono davvero, così diversi effettivamente: “Per me”, spiega l’autore, “guardando all’attualità, Ratzinger continua a influenzare molto la Chiesa. Pietro e Paolo erano in contrapposizione ma forse anche Bergoglio e Ratzinger lo sono. E io non credo che siano in perfetta sintonia. Sono su posizioni diverse su tante cose. La Chiesa però sta cerando di fare proselitismo, di recuperare. Anche se io non credo che questo Papa, Bergoglio intendo, passerà alla storia. Fa aperture molto avventate, sta dividendo la Chiesa. Il cattolico tradizionale resta disorientato. Non può accettare le idee di Bergoglio. E i viaggi di Francesco nel cuore di culture molto distanti da quella cattolica, servono allo scopo di andare a portare il verbo come se fosse il lavoro di un missionario. La verità, è che la Chiesa sta perdendo sarcedoti e fedeli ma senza questo processo, non può effettuare la rivelazione”.

È Bergoglio l’ostacolo che si oppone all’iniquo? Tanti misteri, dunque, frutto di studi e riflessioni che si liberano nei dialoghi dei vari personaggi. Non possiamo fare troppo spoiler del libro, anche se chi è incuriosito dai temi affrontati, intuisce che il segreto ha a che fare probabilmente con la diffusione del cristianesimo e con Siracusa dove l’apostolo Pietro ha mandato Marciano a evangelizzare con successo al punto che diventò il primo vescovo d’Europa facendo della citta’ il primo centro cristiano dell’Occidente.

“Siracusa è una città antichissima – conclude lo scrittore – e come tale ricca di misteri. Un forziere di misteri. Un film su questo romanzo? Beh, secondo me ci sta, si può fare. È un thriller esoterico del resto”.

Source: agi