Il settore Turismo abbandonato dal Governo. Nel girotondo dei DPCM…tutti giù per terra!


I DPCM del 18 e 24 ottobre hanno messo definitivamente in ginocchio il settore del Turismo.

Ingenti e non quantificabili le perdite economiche e i posti di lavoro. In ginocchio Tour Operator, il sistema ricettivo alberghiero ed extra alberghiero e tutta la filiera ad essa connesso, ristorazione compresa.

Un settore trainante quello del Turismo a cui è riconducibile oltre il 13% del PIL e oltre il 6% dell’occupazione del Paese, anche in bassa stagione.

Le PMI del Turismo hanno investito ingenti risorse economiche in sistemi di sanificazione e si sono dotati di costosi protocolli di sicurezza. Nessun focolaio registrato. Eppure con questi Decreti sono stati cancellati in sol colpo mesi, se non anni, di programmazione e pianificazione delle attività nazionali e internazionali.

Confedercontribuenti è al fianco delle imprese del Turismo e si impegnerà affinché il Premier Giuseppe Conte e il Governo mantengano l’impegno a mettere in campo strumenti di tutela dagli effetti economici della crisi, che saranno inseriti nella Legge di Bilancio 2021, con misure mirate a vantaggio delle categorie professionali più colpite dalle misure anti Covid.

Questo è il momento di fare meno chiacchiere e meno interviste televisive.

Il Governo si impegni concretamente già da domani, senza ulteriori indugi, per sostenere economicamente quanti hanno già chiuso con il primo lockdown e coloro che si accingono a chiudere a seguito di queste nuove misure restrittive la cui ratio non è sempre comprensibile, perché è difficile credere in un compromesso, nel quale coesistano il contenimento dei contagi e un normale andamento dell’ economia nazionale, senza che questa subisca brusche frenate.