Il richiamo di Mattarella sui manganelli,


Il capo dello Stato: va tutelata la libertà di manifestare pubblicamente opinioni, con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento
Scontri Firenze e Pisa, opposizioni: “Basta manganellate”
Vedere le immagini di Pisa «ha contrariato e amareggiato anche me. Quando si giunge al contatto fisico con ragazzi minorenni è in ogni caso doveroso svolgere ogni esame obiettivo su come siano andati i fatti. Ho chiesto di avere una dettagliata relazione».
Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedos i, in un’intervista al Corriere della sera, reagisce alla decisa presa di posizione di Sergio Mattarella nella vicenda delle cortei studenteschi per la fine dei bombardamenti a Gaza durante i quali ci sono state cariche delle forze dell’ordine sui manifestanti. «Il Presidente della Repubblica – si legge in una nota diffusa sabato 24 febbraio – ha fatto presente al ministro dell’Interno Matteo, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento».
Salvini: giù le mani dalle nostre forze dell’ordine
A quasi 24 ore dall’intervento presidenziale e dopo due giorni dagli incidenti Matteo Salvini commenta: «Penso al dibattito che c’è sulle forze ordine. È giusto analizzare se si è fatto tutto quello che si doveva» o «se qualcuno ha ecceduto, sono donne e uomini non sono robot, ma è inaccettabile» dice il capo della Lega che tutti coloro «che garantiscono sicurezza e democrazia» vengano «tirati in ballo nella contesa politica. Giù le mani dalle nostre forze dell’ordine».
Salvini: la polizia non è un corpo di biechi torturatori
Il leader leghista ha poi detto che «fare il poliziotto, il carabiniere, il vigile del fuoco è un mestiere delicato, chiunque può sbagliare, ma quello che non posso accettare è la messa all’indice della polizia italiana come un corpo di biechi torturatori. Anche perchè se si va in piazza con tutti i permessi, senza insultare, sputare, spintonare, non si ha nessun tipo di problemi. Bene ha fatto Piantedosi, faremo tutti gli accertamenti del caso».
Salvini: parole Mattarella si leggono, non si commentano
Poi Salvini puntualizza: «Le parole del presidente si leggono ma non si commentano». È stata la risposta data e ripetuta tre volte a chi gli chiedeva, a margine della scuola della Lega, un commento sulle parole del capo dello Stato Sergio Mattarella. Incalzato, ha aggiunto: «Certo è sempre meglio che non ci siano scontri. Poliziotti e carabinieri sono quotidianamente vittime di violenza fisica e verbale. Anche in quella piazza. Se mio figlio andasse a urlare “sbirro coglione” poi se la dovrebbe vedere con me». A suo avviso «chi mette le mani addosso a un poliziotto o a un carabiniere è un delinquente».
Pisani: verifiche su iniziative agenti a Pisa e Firenze
In serata al Tg1 il capo della Polizia Vittorio Pisani riconosce l’errore nella gestione dell’ordine pubblico: «Purtroppo ieri durante i servizi di ordine pubblico a Firenze e a Pisa i nostri operatori hanno posto in essere iniziative che dovranno essere analizzate singolarmente e verificate con severità e trasparenza». Pisani ha aggiunto che «le decisioni che vengono adottate in sede locale sui servizi di ordine pubblico non sono determinate da scelte politiche. La Polizia di Stato è la polizia di un paese democratico e noi abbiamo il dovere di garantire innanzitutto la manifestazione del dissenso».
Rettori: preoccupati, diritto manifestare va preservato
La Conferenza dei Rettori (Crui) «osserva con preoccupazione ciò che sta avvenendo in diverse città d’Italia», sottolinea «l’impegno costante delle università a favorire il dialogo pacifico e la convivenza fra tesi opposte, che è nella natura stessa della ricerca scientifica quale missione accademica». I rettori ricordano infine che «il diritto a manifestare rappresenti una delle più importanti conquiste della storia della democrazia occidentale e come tale vada garantito e preservato».
Fdi: è sinistra che spalleggia violenti a causare disordini
Dopo qualche ora dall’intervento di Mattarella arrivano quasi in contemporanea le reazioni del centrodestra. «Fratelli d’Italia difende le regole democratiche di convivenza che si basano sul diritto di manifestare e il dovere di farlo pacificamente e nel rispetto della legge. La sinistra che spalleggia i violenti è la causa dei disordini ai quali abbiamo assistito”. Lo comunica in una nota l’Ufficio stampa di Fdi.
Tajani, le forze dell’ordine non si toccano
«Se ci sono responsabilità per quello che è accaduto ieri il ministro valuterà e prenderà provvedimenti, ma la responsabilità è personale e io dico che le Forze dell’Ordine non si toccano. Sono persone che difendono lo Stato con stipendi bassi, non sono figli di radical chic». A dirlo, tra gli applausi della platea dei congressisti, è il nuovo segretario di Fi Antonio Tajani.
Schlein: Mattarella ha detto tutto, ora parli Meloni
Dall’opposizione – che da subito aveva protestato per leazioni della polizia sui cortei studenteschi – parla Elly Schlein: per la segretaria del Pd «le parole di Mattarella» sugli scontri di Pisa «hanno già detto tutto quello che c’era da dire. Quello che colpisce è il silenzio del governo e di Piantedosi. Meloni si esprima su quello che è successo ieri, con studenti minori bloccati a terra, e si esprima sulla gestione dell’ordine pubblico e su un clima di repressione che ha superato il limite».
Schlein ha giudicato le affermazioni di Fdi «gravi» e «irresponsabili». «Ho l’impressione che al governo ci sia chi lavora strumentalizzando le situazioni per alimentare un clima di tensione politica che non fa bene al Paese» ha aggiunto.
Le cariche
A sollevare le prese di posizioni più critiche è stato in partcolare quanto accaduto a Pisa dove un corteo studentesco improvvisato che voleva raggiungere piazza dei Cavalieri dove si affaccia la sede centrale dell’Ateneo, è stato fermato da più cariche della polizia. Video con gli studenti chiusi in una strada stretta e colpiti hanno fatto velocemente il giro dei social scatenando la reazione anche del sindaco leghista Michele Conti. A Pisa gli studenti feriti sono stati cinque, una ragazza ha avuto il naso fratturato a Firenze.
Oltre 15mila al corteo pro Palestina a Milano
Attimi di tensione durante il corteo Pro Palestina di Milano, con lancio di uova e sassi contro le forze dell’ordine intervenute per bloccare il tentativo di un gruppo di manifestanti di deviare dal percorso autorizzato per raggiungere la sede del Consolato statunitense in via Turati. Il gruppo, tra cui alcuni manifestanti con il volto coperto, ha tentato di forzare il cordone della polizia in Piazza della Repubblica per imboccare via Turati. Sono state lanciate delle uova contro gli agenti, che hanno reagito, determinando l’arretramento degli antagonisti. In piazza Principessa Clotilde, poi, un altro gruppo di manifestanti ha danneggiato le vetrine di un supermercato e lanciato sassi contro una vettura della polizia locale, frantumando il vetro posteriore dell’auto. Un agente è rimasto ferito ed è dovuto ricorrere alle cure mediche. Nella stessa circostanza sono state danneggiate anche due auto della guardia di finanza. Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Polizia Locale, per la parte di competenza, stanno gestendo il complesso dispositivo. Le fasi del corteo sono monitorate anche dall’alto, con l’elicottero del Reparto Volo della Polizia di Stato.
Sono oltre 15mila i partecipanti alla manifestazione nazionale pro Palestina in corso a Milano: partecipano associazioni, sindacati e realtà antagoniste oltre ai giovani palestinesi d’Italia.

Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/mattarella-piantedosi-l-autorevolezza-non-si-misura-manganelli-AFAOOIqC?refresh_ce=1