Il Po’ sta morendo


Il Po sta morendo. Così come il Tevere, il Sarno e tantissimi altri. I fiumi della Terra, essenziali per la sopravvivenza dell’umanità, sono soffocati da dighe, acque di scarico, agenti chimici tossici e plastica a non finire. Ma tra poche settimane, i governi potrebbero avviare il più grande piano di recupero e protezione delle acque dolci della storia! Sosteniamo i Paesi che vogliono portare avanti il piano con un milione di firme prima che i giganti dell’inquinamento lo ostacolino.

Il 60% delle acque di fiumi e laghi in Italia è in stato di sofferenza. E non è un problema solo italiano, i fiumi del mondo stanno morendo.

Gli studiosi delle risorse idriche avvertono che, se non agiamo subito, tra soli 2 anni, due terzi della popolazione mondiale potrebbero trovarsi in gravi condizioni di scarsità d’acqua potabile e sicura. Miliardi di persone! Ma sta arrivando l’occasione giusta per cambiare le cose.

Sta per iniziare la prima conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua degli ultimi 50 anni. I delegati dovranno valutare piani ambiziosi per il recupero dei fiumi morenti e garantire accesso all’acqua potabile, che è un diritto umano inalienabile e non legato al profitto. Secondo gli addetti ai lavori con una forte pressione pubblica possiamo ottenere una tutela senza precedenti per i fiumi e l’acqua che trasportano. Ma interessi politici e grandi multinazionali rischiano di far saltare tutto!

Allora solleviamo tutti insieme un’enorme ondata di sostegno pubblico per l’acqua della Terra. Non lasciamoci sfuggire questa occasione per salvare i nostri preziosi laghi, fiumi ed ecosistemi di acqua dolce, finché siamo ancora in tempo.

Il 60% delle acque di fiumi e laghi in Italia è in stato di sofferenza. E non è un problema solo italiano, i fiumi del mondo stanno morendo.

Gli studiosi delle risorse idriche avvertono che, se non agiamo subito, tra soli 2 anni, due terzi della popolazione mondiale potrebbero trovarsi in gravi condizioni di scarsità d’acqua potabile e sicura. Miliardi di persone! Ma sta arrivando l’occasione giusta per cambiare le cose.

Sta per iniziare la prima conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua degli ultimi 50 anni. I delegati dovranno valutare piani ambiziosi per il recupero dei fiumi morenti e garantire accesso all’acqua potabile, che è un diritto umano inalienabile e non legato al profitto. Secondo gli addetti ai lavori con una forte pressione pubblica possiamo ottenere una tutela senza precedenti per i fiumi e l’acqua che trasportano. Ma interessi politici e grandi multinazionali rischiano di far saltare tutto!

Allora solleviamo tutti insieme un’enorme ondata di sostegno pubblico per l’acqua della Terra. Non lasciamoci sfuggire questa occasione per salvare i nostri preziosi laghi, fiumi ed ecosistemi di acqua dolce, finché siamo ancora in tempo.

La lotta per proteggere i diritti delle persone e della natura dagli interessi senza controllo di multinazionali e grandi aziende petrolifere è nel DNA del nostro movimento. Abbiamo manifestato in milioni perché tutto il mondo si allineasse all’obiettivo di 1,5º per il clima; ci impegniamo da anni per proteggere la metà della Terra e permettere agli ecosistemi di rigenerarsi e prosperare. Abbiamo ora la possibilità di fare la nostra parte per l’acqua, l’origine stessa della vita.

Il team di Avaaz