Il Naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio


La nave da crociera Costa Concordia urta degli scogli a 500 metri dal porto dell’Isola del Giglio, provocando una falla di 70 metri nello scafo e causando 32 morti, 80 feriti e 2 dispersi, e la conseguente evacuazione totale delle 4229 persone a bordo della nave tra equipaggio e passeggeri
Le origini del Giglio
La sera del 13 gennaio 2012, la Costa Concordia, che stava effettuando una crociera nel Mediterraneo con partenza da Civitavecchia e scali previsti a Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Cagliari e Palermo naufraga davanti al porto dell’Isola del Giglio a causa di una grossa falla provocata dall’impatto dello scafo con una formazione rocciosa affiorante.
Alle ore 21:45 urtò il più piccole degli scogli delle Scole situato a circa 500 metri dal porto dell’Isola del Giglio, provocando uno squarcio di 70 metri nello scafo. L’incidente causa la morte di 32 persone e 193 feriti e il parziale affondamento della nave. La Concordia risulta essere la nave passeggeri di più grosso tonnellaggio mai naufragata.
La grande vicinanza della nave alla costa era causata dall’intenzione del commandante della Costa Concordia di rivolgere il cosiddetto saluto (inchino) all’Isola. Francesco Schettino, il commandato, è stato in seguito processato con l’accusa che la nave andò a schiantarsi contro gli scogli dell’Isola del Giglio a seguito di una manovra di avvicinamento. Nel maggio del 2017 la Corte di Cassazione ha confermato la condanna per Schettino a 16 anni di carcere.

Fonte: https://www.giglioinfo.it/